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Mondiale 470: Italia, sei sulla strada giusta

Vela Olimpica - E tra pochi giorni il test event olimpico

Responsabilità editoriale Saily.it

VIDEO DELLE MEDAL RACE - Cronaca finale di un ottimo Mondiale 470 femminile e maschile, dal quale la vela azzurra torna con un 4° e un 6° posto, rispettivamente da Elena Berta e Bianca Caruso e da Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò. Gli australiani Mathew Belcher e Will Ryan e le inglesi Hannah Mills e Eilidh McIntyre sono i nuovi campioni mondiali 470. Il commento dei coach Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti, e le prime dichiarazioni con i commenti del presidente Francesco Ettorre, del DT Michele Marchesini

 

Un bel Mondiale, un bel campo di regata, regate tirate, i conti fatti solo alla fine, i migliori in ballo, e tra i migliori ci siamo anche noi. Quattro anni fa la classe 470 italiana era derelitta, oggi siamo tra i top team. Di cose ne sono successe molte, sono cambiate persone e idee, ci sono stati ricambi generazionali, giri di equipaggi, crescite e riposizionamenti. Tutto analizzabile in profondità, ma intanto è lecito tenersi il bel clima di Enoshima. Tra l'altro sempre qui, tra pochissimi giorni, parte il test-event olimpico, la prova generale delle Olimpiadi veliche di Tokyo 2020. Arrivarci carichi è buono per tutti. 

Quello che ha detto il Mondiale di Sagami Bay è che Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò sono da Medal e anche più. In acqua il passo degli azzurri non ha invidiato quello dei sovrani della classe Belcher e Ryan (AUS), spesso messi dietro, o addirittura sorpassati in singole manche. Insomma il pacchetto è di alto livello. Come dice il coach della classe Gabrio Zandonà, abbiamo la conferma di potercela giocare praticamente con tutti. Ora per il salto finale, per passare dalla Medal alle Medaglie, al podio, serve l'ultimo scatto, l'ultimo lavoro, l'ultimo anno. Lavorare su aspetti tecnici e - soprattutto - psicologici.

Il Mondiale ha detto anche che Elena Berta con Bianca Caruso sono una bella macchina da guerra, se vederle lottare per il podio mondiale ha sorpreso molti, resta il fatto che Elena ha già all'attivo un 4° Europeo, e - non dimentichiamolo - ha metabolizzato l'esperienza olimpica per quanto last-minute a Rio 2016. In questo convulso finale verso Tokyo il mix psico-atletico e tecnico può fare di questo equipaggio un outsider capace di tutto. Con l'aggiunta che dietro hanno Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini, due che certo non scherzano, diffidate del loro 19° Mondiale, e aspettatele al varco. La spinta del duello selezione finora ha funzionato meglio per le romane, ma il fuoco è vivo.

VIDEO DELLE MEDAL RACE

GABRIO ZANDONA', TECNICO DEL 470 ITALIANO - "E' andata benissimo, di meglio potevano esserci solo due medaglie. Sono contento per i ragazzi che hanno centrato il "Club Olimpico" del CONI, che per loro significa un altra bella spinta. Si poteva fare di più? Si, sempre. Soprattutto gli uomini. Per quanto camminavano Giacomo e Giulio hanno comunque buttato parecchi punti in giro. E questo alla fine ha effetto sulla convinzione. Stare davanti aiuta sempre, ti da coscienza della collocazione all'interno della flotta. Australiano e spagnolo hanno di più solo la consistenza e la costanza. Lo spagnolo mi ha impressionato di più in questo campionato. A livello di passo non ci sentiamo inferiori, e questo è il segnale più importante. Stiamo parlando di avversari che hanno 35 anni, fortissimi ed espertissimi, con curriculum mostruosi... Per inserirsi tra questi mostri ci vuole tanta pazienza e tanto lavoro.

"Le distanze le hanno accorciate tutti i nostri. Anche Capurro e Puppo non hanno fatto un cattivo campionato, in una prova hanno rotto la barca, l'abbiamo riparata in mare e hanno continuato a regatare nei primi 20, il loro livello è migliorato dall'anno scorso, il trend è positivo, e poi va considerato che questo è un anno molto complicato, dove tutti danno il massimo per qualifiche e selezioni olimpiche, anche per l'australiano è stato difficile vincere!

"Benedetta e Alessandra hanno sbagliato la regata, non sono mai entrate in regata, ora dovremo analizzare con loro e capire come mai proprio europeo e mondiale, che erano gli appuntamenti importanti dell'anno, sono andati così male. Comunque in generale il gap a livello tecnico con le nazioni guida della classeè colmato, siamo lì. Abbiamo materiali vecchi ma veloci, la barca che usano i ragazzi ha 5 anni ha fatto le Olimpiadi di Rio con le ragazze austriache, adesso serve la fortuna di trovare gli incroci giusti alberi-vele-barche, e poi fare belle regate.

"Giacomo e Giulio hanno dimostrato di essere da primi tre, quindi manca solo "farlo". Questo dipende da come approcci le regate, dall'ambiente che ti sta intorno, da tantissime variabili che nella vela sono ancora più difficili da controllare... Ma come era previsto ci stiamo lavorando, è il programma dell'ultimo anno. Per le donne credo che quest'anno i due equipaggi si siano un po' guardati e controllati. Ora vedremo se dopo il risultato di uno dei due sopra le righe, l'altro saprà reagire e rispondere con altrettanto vigore."

BIANCA CARUSO SU FACEBOOK - Quarto posto al mondiale assoluto! Che dire.. siamo estremamente contente. Essere in top 5 ad un campionato del mondo nelle acque olimpiche l’anno prima delle Olimpiadi è tosto. Io ed Elena questa settimana abbiamo regatato dando tutte noi stesse e soprattutto.. ci siamo divertite come matte! Con un pizzico di velocità in più che ci ha permesso di mettere il muso sempre avanti, il resto è venuto da sè e noi ci abbiamo creduto fino in fondo.

Questo campionato era un obiettivo che volevamo centrare davvero ed è un tale sollievo per un atleta quando si riesce a farlo!

Vogliamo ringraziare tutti quelli che da dietro le quinte ci supportano a partire dai nostri genitori, i nostri allenatori Pietro Zucchetti e Gabrio Zandonà, la Federazione Italiana Vela, i nostri gruppi sportivi di appartenenza Marina Militare ed Aeronautica Militare, la nostra veleria North Sail Italia, la Lega Navale Italiana di Ostia, tutti i nostri sponsor, Gottifredi Maffioli e NegriNautica.

E non dimentichiamoci... grazie ai nostri compagni di squadra G&G, Benny ed Ale e Matte e Matte con i quali ogni giorno riusciamo a crescere e a migliorarci. Che questo risultato sia un punto di partenza e non di arrivo.

(federvela) Con la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 già al sicuro la squadra azzurra chiude il Mondiale 470 a Enoshima, in Giappone, con un buon bilancio: due equipaggi in finale e dunque nei primi dieci in entrambe le flotte e un podio sfiorato grazie al 4° posto nel 470 F con Elena Berta/Bianca Caruso (Aeronautica Militare/Marina Militare) che, seste nella Medal Race di oggi hanno mantenuto la posizione guadagnata nelle regate di flotta. 

Bianca Caruso ha dichiarato:"E’ stato un bellissimo campionato, siamo contente, peccato per la Medal Race dove potevamo attaccare di più, però siamo anche contente di aver mantenuto il quarto posto, che era comunque un obiettivo difficile."

Elena Berta: "Ora sappiamo meglio come gestire una Medal Race per attaccare e combattere, è stato un ottimo banco di prova, soprattutto in queste acque."

Il podio del Mondiale 470 F ha visto confermate la posizioni viste ieri: la vittoria è andata alle inglesi Hannah Mills/Eilidh McIntyre con 62 punti, seconde le giapponesi Ai Kondo Yoshida/Miho Yoshioka con 65 punti e terze le francesi Camille Lecointre/Aloïse Retornaz con 72 punti.

Tra i maschi del doppio Olimpico Giacomo Ferrari/Giulio Calabrò (Marina Militare) hanno chiuso Medal Race e Mondiale al 6° posto con 93 punti. Un OCS degli spagnoli Jordi Xammar/Nicolas Rodriguez ha permesso agli australiani Mathew Belcher/Will Ryan di riprendersi il primo posto e vincere la medaglia d'oro con 30 punti. Gli spagnoli hanno mantenuto però il secondo posto e la medaglia d'argento con 45 punti. Al terzo posto gli svedesi Anton Dahlberg/Fredrik Bergstrom hanno sopravanzato i greci Panagiotis Mantis/Pavlos Kagialis vincendo la medaglia di bronzo con 54 punti. 

Giulio Calabrò: "La medal race ci ha permesso di guadagnare due posizioni, è stata una regata bellissima. Peccato per lo spi strappato due giorni fa, abbiamo perso punti, dobbiamo fare più attenzione in futuro.”

Giacomo Ferrari: "L’ultima poppa della medal race è stata combattutissima, siamo arrivati distrutti ma abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.”

Il presidente Francesco Ettorre: "Sono molto felice del risultato dei ragazzi. Un risveglio molto bello e pieno di tanta emozione. Siamo dove volevamo essere ad un’anno dalle Olimpiadi. Sappiamo di aver lasciato per strada ancora troppi punti, ma abbiamo la consapevolezza che i ragazzi hanno regatato una settimana in modo splendido. Sono felicissimo per gli atleti che  hanno raggiunto l’obiettivo Club Olimpico CONI, il Club che raccoglie i migliori atleti italiani e li sostiene per dare il meglio durante i Giochi Olimpici.

"Si è lavorato in questi mesi per arrivare pronti all’appuntamento e credo che i risultati ripaghino gli atleti per gli sforzi messi in campo e tutto lo staff tecnico per aver lavorato benissimo. Dobbiamo continuare ad impegnarci perché gli obiettivi che si raggiungono devono essere considerati solo come step intermedi funzionali al raggiungimento dell’obiettivo finale: regatare eliminando al massimo gli errori e non avere rimpianti, e poi sono certo che potremo fare qualche cosa di grandissimo. Gli atleti, tutto lo staff tecnico, la comunità della vela, lo merita." 

Il Direttore Tecnico Michele Marchesini ha dichiarato: 
“Un altro passo in avanti. Rimanere agganciati, a ridosso del gruppo di testa  era fondamentale per i nostri 470 e il carico su questo Mondiale, anche alla luce dell’Europeo e dell’andamento della stagione era molto alto. Certo, come dicevo, siamo ora solo a ridosso dei migliori, ma ci siamo e vogliamo un posto davanti.  Abbiamo ancora un anno per lavorare e i ragazzi per crescere. I picchi sono buoni, ora la solidità: l’obiettivo è quello di arrivare tra meno di dodici mesi alla regata Olimpica contando anche i 470  tra gli armi azzurri con  un reale, vero, potenziale da medaglia.

Ci crediamo e non siamo lontani, anche perché i margini per crescere ci sono e non sono solo nei dettagli. Ferrari-Calabrò e Berta-Caruso hanno saputo rispondere alla chiamata e portano a casa risultati di alto profilo, centrando non solo il livello Performance B della Squadra, ma addirittura l’obiettivo Club Olimpico CONI, l’élite degli atleti italiani. Un Mondiale questo dei 470 molto appassionante, da far innamorare della vela, l’onda formata che caratterizza la termica della baia di Sagami è davvero splendida.”
 

Il tecnico dei 470 Pietro Zucchetti ha dichiarato:
 "E’ stato un Mondiale dalle condizioni molto variabili, abbiamo avuto vento da leggerissimo a medio a forte, onda molto molto formata e condizioni oceaniche, le regate sono state difficili e tecniche. Per quanto riguarda l'equipaggio Berta e Caruso sono state tra le più veloci della flotta, avevano un setting quasi perfetto e nonostante partenze poco brillanti giravano le boe di bolina pressochè sempre tra le prime dieci, sintomo di un'ottima forma e velocità.  Sono un po' dispiaciuto per l'equipaggio Di Salle e Dubbini, che non ha raggiunto le prestazioni che ci aspettavamo nonostante una stagione comunque positiva con alcuni highlights elevati. Credo siano fortunate perché già tra pochi giorni al Test Event, a cui si sono qualificate con merito, potranno dimostrare di essere un equipaggio di alto livello e riscattare questo 17° posto che sappiamo non appartenergli." 




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