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Mini 650? Ma quello è un razzo interspaziale

Ripartono i Mini 650, ecco tutti gli italiani da seguire (e perchè)

Responsabilità editoriale Saily.it

LES SABLES-AZZORRE, CLASSICA ATLANTICA E MINI VOLANTI - Un profilo dei quattro italiani al via (su 73 partenti): il ritorno di Federico Cuciuc, Luca Del Zozzo, Giovanni Mengucci e Domenico Caparrotti. Un'edizione molto speciale della classica Les Sables-Le Azzorre-Les Sables, una regata che spesso ha sorriso agli italiani (vittoria di Beccaria nel 2018, di Pedote nel 2012, podium per Bona, Zambelli o prima ancora di Caracci e Apolloni). Percorso molto speciale e impegnativo - VIDEO E SOCIAL

 

di Christophe Julliand

Parte martedì 4 agosto alle 13 la regata les Sables-Les Azzorre- Les Sables d'Olonne riservata agli skipper solitari della classe Mini 6.50. Come ogni due anni, la SAS è la regata più importante della stagione sulla costa atlantico e rappresenta per molti concorrenti una prova generale e una tappa di qualifica in vista della Mini Transat del 2021. Date le condizioni sanitarie internazionali che hanno impedito di seguire il percorso classico (andata e ritorno tra les Sables d'Olonne in Vandea e le Azzorre), gli organizzatori propongono un formato inedito in tre tappe per questa ottava edizione.

UN PERCORSO IN TRE TAPPE- La prima è un giro di circa 200 miglia con partenza e arrivo da Port Olona dopo aver passato Belle Ile e il banco di Rochebone al largo di La Rochelle. Nella seconda, la flotta partirà il 9 agosto da Les Sables d'Olonne e, dopo un percorso costiero iniziale con passaggio all'isola di Ré, raggiungerà Roscoff sulla costa Nord della Bretagna per un totale di 470 miglia. Ancora più lunga la terza tappa la cui partenza è prevista il 18 agosto: 866 miglia con un primo lato per attraversare la Manica fino a Bishop Rock, poi la discesa verso Sud fino alle coste della Galizia spagnola, di nuovo la Biscaglia da attraversare ma questa volta da Sud a Nord fino a Penmarc'h prima di tornare verso il porto vandeano, arrivo previsto dal 25 al 27 agosto.

In totale sono più di 1.500 miglia che dovranno percorrere i concorrenti della SAS, con diversi tratti costieri non semplici da affrontare (specialmente sui Mini dove sono vietati, oltre a computer e telefoni satellitari, anche i plotter cartografici) e una buona dose di altura. Se le condizioni sanitarie impediscono l'allestimento del solito village per il pubblico a Les Sables, i Ministi invece hanno risposto presente in massa all'appuntamento stagionale con 73 concorrenti in partenza.

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73 CONCORRENTI, 4 ITALIANI- Come sempre nelle regata riservate alle imbarcazioni della classe Mini 650, saranno valide due classifiche: una per i prototipi (17 iscritti), l'altra per le barche di serie (56 iscritti). Sono quattro gli italiani che parteciperanno quest'anno alla SAS, due veterani e due giovani skipper. Vediamo chi sono e cosa ci hanno raccontato prima della partenza, iniziamo dai veterani.

Luca Del Zozzo, Race = Care (Maxi 650, Serie)- A volte ritornano sul Mini... Dopo una prima partecipazione alla Mini Transat nel 2009, un saluto provvisorio ai 650 in Atlantico sempre in Pogo 2 (era proprio per la regata delle Azzorre del 2012) e varie esperienze successive su Class 950 o, più recentemente su Class 40 (Défi Atlantique 2019 a bordo di Enel Green Power), Luca Del Zozzo, adriatico di 50 anni circa, ingegnere di professione, torna sul Mini 650, sempre in categoria Mini di Serie, ma questa volta con un Maxi 650, progetto Raison a prua tonda, tipo Scow).

''Un tipo di barca'' ci ha spiegato Del Zozzo, ''più complicato rispetto al Pogo 2 al quale ero abituato da un certo punto di vista, ma stimolante proprio perché mi tocca imparare di nuovo le basi. Per dire, una semplice virata va fatta diversamente su queste barche con prua potente che risultano meno tolleranti e meno versatili rispetto al Pogo 2 o anche al Pogo 3. E' per questo motivo che, come già avevo fatto nel 2009 andando a Pornichet, ho partecipato a Lorient a diversi stage di allenamento con il coach Tanguy Le Glatin, per cercare di accelerare l'apprendimento. Ho ancora molto da imparare sulla barca, direi che ho scoperto circa il 40 per cento del suo potenziale. Certo che il percorso previsto quest'anno è ben diverso rispetto alla classica doppia traversata oceanica da e per le Azzorre. Ci sono da integrare molti parametri in più, già ci saranno tre partenze, diversi passaggicostieri con correnti di marea ed effetti meteo locali da considerare, atterraggi e porzioni d'altura nella Manica e in Biscaglia dove c'è sempre tanto traffico.''

Inizia con questa regata, Race = Care la collaborazione con lo skipper a sostegno del progetto Medici con L'Africa.

Federico Cuciuc, Eva Luna (prototipo)- In barca di serie ha partecipato e concluso senza intoppi due edizioni della Mini Transat nel 2013 e nel 2015. Dall'anno scorso ha deciso di passare nella categoria dei prototipi, più esigente dal punto di vista tecnico diventando armatore di Eva Luna, mitico 6.50 progettato da Finot&Conq e varato nel 2007 per la navigatrice franco tedesca Isabelle Joschke. Eva Luna 667, ovvero uno dei tre prototipi ad aver vinto due edizioni della Mini Transat (nel 2009 con Thomas Ruyant e quella del 2013 con Benoit Marie come skipper).

Una splendida macchina da vento a scafo tondo senza spigoli e prua appuntita, molto versatile e a dir di molti ancora competitiva specialmente nel vento leggero. A condizione ovviamente di scoprire il corretto uso delle mille regolazioni presenti a bordo di un prototipo del genere. E' quello che sta facendo con la solita meticolosità Cuciuc dal 2019 pur continuando a fare il pendolare tra Roma (dove lavora nel campo informatico) e la Vandea dove si è basato per allenarsi e partecipare alle regate atlantiche della classe Mini. ''A Les Sables d'Olonne abbiamo trovato un'accoglienza stupenda'' ci ha spiegato Cuciuc, ''dal posto barca all'aiuto logistico per tirare gli scafi fuori dall'acqua o aver un gommone per uscire dal porto. C'è tanta disponibilità. Siamo seguiti anche da Xavier Macaire (ex Minista passato nella classe Figaro, Ndr). Sono contento che Domenico e Giovanni (vedi più avanti, Ndr) mi abbiano raggiunto qui, abbiamo potuto allenarsi insieme e condividere informazioni.''

Con questa SAS, il navigatore romano inizia una nuova collaborazione con la Fondazione Arché per il progetto housing ''Casa Marzia'' che punta a offrire accoglienza temporanea a mamme e bambini in difficoltà e permettere a queste famiglie di muovere i primi passi verso l'autonomia, un aiuto per riprogettare un futuro migliore.

Giovanni Mengucci, Alpha Lyrae (Pogo 3, Serie)- Ha 20 anni, studia ingegneria navale presso l'università di Southampton. L'abbiamo visto navigare come co skipper sulle barche degli altri sul circuito italiano le stagioni passate. Era a La Rochelle a settembre per aiutare i concorrenti italiani della Mini Transat 2019 nei loro ultimi preparativi. E' diventato armatore di Alpha Lyrae, un Pogo 3 di serie, il numero 1000 nella numerosa famiglia dei Mini. All'inizio dell'estate, ha risposto all'invito di Cuciuc di venire a Les Sables d'Olonne per allenarsi insieme sfruttando l'accoglienza e l'aiuto logistico offerto agli skipper dei Mini 650 da Port Olona. La SAS 2020 sarà la prima regata in solitario per l'ingegnere Mengucci, un passo importante in vista della Mini Transat 2021, un bel challenge dato il percorso impegnativo di questo SAS e il livello sportivo decisamene alto nella categoria Mini di Serie.

Domenico Caparrotti, Giallona (prototipo)- E' nato nel 1999, originario di Alghero in Sardegna ed è istruttore di vela. Si è trasferito anche lui sulla costa atlantica francese per perfezionare la sua preparazione con il sogno di partecipare anche lui alla Mini Transat 2021. Ha collaborato questa primavera con il team dello skipper austriaco Norbert Sedlacek (Vendée Globe 2009), un'esperienza che Caparrotti ha riassunto così: ''In definitiva, sto quindi cercando di crescere come velista nel complesso, certamente sotto l’aspetto sportivo, confrontandomi e imparando dai tanti velisti veramente bravi che qui si incontrano, ma anche dal lato tecnico nella preparazione della barca in sé e per sé. Questa esperienza nel cantiere di Norbert mi sta segnando molto, in positivo. Mi sto appassionando come non mai delle fasi di concezione e sviluppo cantieristico delle soluzioni tecniche." Queste ultime settimane ha potuto allenarsi in Vandea in compagnia di Cuciuc e Mengucci. La SAS sarà la regata d'esordio per il giovane navigatore sardo e il suo vecchio prototipo (Giallona è un progetto Seitz costruito nel 2001).

ALTRI NOMI DA SEGUIRE- Nella categoria prototipi, da tener d'occhio i due foiler totalmente diversi entrambi progettati da Guillaume Verdier (leggi QUI). Sarà un esordio per Speedy Gonzales costruito a casa dal Coconuts Sailing Tean dello skipper americano Jay Thompson. Mentre Cerfrance, il Pogo Foiler di Tanguy Bourroullec si è già classificato terzo della scorsa Mini Transat nonostante abbia sofferto problemi tecnici e di messa a punto. Altro motivo per seguire il prototipo 969 Cerfrance da vicino: avrà come secondo skipper per le prossime regate della stagione il nostro Ambrogio Beccaria che ha già avuto l'occasione di allenarsi a bordo di quello che Bogi chiama un ''razzo interspaziale''.

Soltanto perché non sono stati superati i dieci esemplari prodotti, figura ancora nella categoria dei prototipi il numero 982 Avanade della tedesca Lina Rixgens. In realtà la barca è un Mini si Serie, un Wevo 650, cioè il Mini 650 tutto italiano progettato da Skyron e costruito da Cima Boats (ne avevamo parlato QUI). Lina è un velista passata dalle derive giovanili, all'altura sui Mini. Dopo un debutto non particolarmente brillante in Mediterraneo vedremo come si comporta il Wevo in Atlantico contro gli altri modelli di Mini di Serie della sua generazione, cioè il Pogo 3 che domina il circuito e gli outsider a forma di Scow (Maxi 650 e Vector).

Responsabilità editoriale di Saily.it