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Richard Brisius, così gli oceani ci salveranno

Ottimismi antivirus: gli scenari di The Ocean Race 2021-22

Responsabilità editoriale Saily.it

VIDEO - Dopo Francesca Clapcich e Alberto Bolzan, due velisti con la possibilità di portare al via altrettanti team italiani alla prossima regata intorno al mondo, il cerchio si chiude con l'intervista a Richard Brisius, svedese, manager sportivo ed ex velista su barche italiane, CEO di The Ocean Race. Parlando con Saily, Richard fa il punto e traccia la rotta del Giro 2021-2022. Il budget, il nome, le barche, i team, l'arrivo a Genova... E come pensare alla vela puo' aiutare a sconfiggere anche il coronavirus...

 

Ottimismi antivirus, li stiamo chiamando così: sono idee, servizi, interviste, storie di vela e velisti, dal profondo di un ambiente fatto al 100% di passione, che vive come tutti la difficile situazione sanitaria creata dall'epidemia del coronavirus. La regata intorno al mondo, come ci hanno dimostrato i due italiani che l'hanno corsa per ultimi, Francesca e Alberto, e come dice anche il suo capo in questa terza intervista della serie, oltre che un evento è in simbolo: delle imprese di mare, del coraggio e della voglia di avventura dei marinai, della lotta e capacità di superare difficoltà, imprevisti, depressioni.

The Ocean Race arriverà fra oltre un anno, quando coronavirus sarà un ricordo superato. Come ci arriveremo dipende da tutti noi. In questi giorni come è noto l'imperativo è limitare al minimo indispensabile i contatti sociali. #iostoacasa è lo slogan che noi di Saily abbiamo scelto, e che rilanceremo nelle prossime settimane con una serie di iniziative editoriali speciali. Insieme ce la faremo: possiamo dirlo, ma dobbiamo anche farlo.

QUESTA E' THE OCEAN RACE

 

The Ocean Race si avvicina. A un'anno e mezzo della partenza del giro del mondo a tappe e in equipaggio (ex Whitbread, ex Volvo Ocean Race) - partenza prevista fine ottobre 2021 da Alicante (Spagna), arrivo nove mesi dopo a Genova, storica prima volta di una città italiana - abbiamo sentito il CEO di The Ocean Race Richard Brisius per fare il punto su tutti gli aspetti dell'evento: organizzazione, format, percorso e potenziali team, compresi italiani.

Richard parla benissimo italiano come lascito di una lunga fase della sua carriera di velista a bordo di importanti barche italiane. E' stato anche a capo del Comitato per la candidatura olimpica di Stoccolma, prima di tornare a dedicarsi anima e corpo alla vela oceanica intorno al globo. Ecco cosa ci ha detto.

 

Saily - Come organizzazione avete chiuso il budget o siete ancora alla ricerca di altri sponsor?

Richard Brisius - Il nostro budget è completo. Per la prossima edizione, abbiamo tutti i partner di cui abbiamo bisogno. Non stiamo cercando un naming partner, il nome della regata rimarrà The Ocean Race. A lungo termine, per il giro seguente, stiamo invece valutando la possibilità di introdurre un ''presenting partner'', in quel caso potrebbe diventare The Ocean Race presented by, questa però è una strategia a lungo termine...

Questo quindi il percorso di The Ocean Race 2021/2022, percorso che nelle grandi linee torna al modello delle prime Whitbread con incursione in Cina ma non in Medio Oriente come nelle precedenti edizioni. Nel 2021, la prima tappa Alicante-Capo Verde, con pit stop a Mindelo (isola di Sao Vincente) senza possibilità di intervenire sulle barche. Seconda tappa Mindelo-Cape Town; terza tappa Cape Town-Shenzen in Cina, e quarta tappa Shenzen-Auckland (Nuova Zelanda).

Nel 2022 riprenderemo con la quinta tappa Auckland-Itajaì in Brasile, via Capo Horn, quindi la sesta tappa da Itajaì con arrivo in un porto dalla East Coast USA ancora da definire, settima tappa dalla costa orientale degli Stati Uniti ritorno in Europa destinazione Aarhus in Danimarca. Poi una super conclusione con due frazioni veloci, decisive e spettacolari: l'ottava tappa Aarhus-The Hague (L'Aia, Paesi Bassi), un breve sprint nel Mare del Nord, e infine la nona e ultima tappa: L'Aia-Genova, il grand finale in Mediterraneo, nel giugno 2022.

 

Ilpercorso è quasi completo manca soltanto un pezzo del puzzle : lo stopover sulla Est Coast degli Stati Uniti. Charleston, Boston, Newport? Non dovrebbe essere un problema data la lunga tradizione di questa regione nelle regate oceaniche.

Annunceremo il nome del porto in tempi brevissimi, stiamo preparando l'annuncio. Il percorso è pronto e siamo molto contenti del risultato. Rispetto alle precedenti edizioni è un percorso appena più breve, abbiamo due scali in meno rispetto alla precedente edizione. Navigheremo in tutto il mondo, su tutti gli oceani, ci fermeremo in tutti i continenti. Il percorso è già di per sé una grande sfida per tutti i velisti. Dovranno affrontare tutte le condizioni possibili e immaginabili, Nord e Sud Atlantico, l'Oceano Indiano, il Pacifico, i Mari del Sud, diverse volte il passaggio dell'Equatore e doppiare Capo Horn. Una grande sfida.

 

La parte finale del percorso in due tempi con due ultime tappe relativamente brevi, la penultima nei Mari del Nord, l'ultima in Mediterraneo con traguardo finale a Genova. Quanto potranno risultare decisive queste tappe per la classifica definitiva?

Potranno essere molto decisive, ed è una cosa che abbiamo voluto e ricercato, fino alla fine rimarranno tanti punti da prendere. Nell’ultimo mese rimarrà a disposizione tra il 20 e il 30% dei punti da prendere per la classifica generale. L’idea di tenere il gioco aperto fino alla fine e al grand finale di Genova.

 

Confermato il doppio formato con regate inshore e offshore?

Sì continuiamo con le regate inshore che sono molto popolari per il pubblico nelle sedi di tappa.

 

Quali sono le date della regata?

La prima tappa parte alla fine di ottobre 2021 da Alicante, per un arrivo della nona e ultima tappa a fine giugno 2022 a Genova.

 

Confermate le due classi ammesse IMOCA 60 e VO65. Per il VO65 è confermata anche l’ipotesi presentata a Genova due anni fa e cioè di riservare questa classe a equipaggi giovanili. Come funziona di preciso?

La regola per i VO65 è un equipaggio di 10 persone a bordo in totale. Sei di essi dovranno essere sotto i trent’anni entro il 30 giugno 2022, e tre dovranno avere meno di 26 anni prendendo come riferimento la stessa data.

 

Non temete che questa regola possa rappresentare un freno per alcuni team che non riescono a trovare tutti questi giovani?

Abbiamo pensato a questo aspetto, ma abbiamo visto anche che in tanti paesi ci sono bravissimi velisti che regatano su derive e classi olimpiche nella fascia di età tra i 20 e i 25 anni. Gente fortissima che magari ha fatto parte o fa parte delle squadre nazionali e che non è riuscita a qualificarsi alle Olimpiadi e ha tanta voglia di fare altro.

Ecco perché abbiamo voluto dare loro questa possibilità, la realtà è che è molto difficile entrare nel campo dei professionisti, molti purtroppo terminano la loro carriera quando chiudono con le classi olimpiche. Da un altra parte però lasciamo la possibilità di aver a bordo dei VO65 skipper e altri membri con più anni di esperienza in modo da poter formare, preparare ed allenare l'equipaggio.

 

Arriviamo alla lista dei team pubblicata QUIsul sito internet di The Ocean Race. Per ora sono dieci nella classe IMOCA, otto per i VO65?

E' una lista provvisoria. Alcuni sono già pre iscritti ma non vogliono apparire. Ne aspettiamo di più. La cosa più importante però e che, ripensando a quattro anni fa, quando si preparava la precedente edizione, non c’era quasi nessuno di confermato a un anno e mezzo del via. Invece adesso ci sono in tutto il mondo tanti gruppi che cercano di partecipare alla prossima edizione. Questo interesse è dovuto sia all'inclusione della classe IMOCA, sia alla conferma delle barche one design della classe VO65 che hanno partecipato alle due edizioni precedenti.

Questa volta l'approccio è diverso nel senso che la flotta VO65 non appartiene più all'organizzazione ma sono state vendute a team e privati. Vedremo fra un anno e mezzo quante effettivamente saranno le barche al via, l’obiettivo è sempre stato quello di avere un numero dei partecipanti maggiore dell'edizione precedente. Sarebbe ottimo avere la flotta dei VO65 al completo, e in più una dozzina di Imoca.

 

Sarebbe possibile per un team aver più di una barca come in passato all'epoca dei VO 70 con ABN Amro o Telefonica o è vietato dal regolamento?

E' possibile si.

 

Avete pensato a creare una classifica combinata per i due giri del mondo della classe IMOCA (Vendée Globe in solitario e The Ocean Race in equipaggio)?

Per ora no, la classe Imoca ha il suo campionato, le Imoca Globe Series, ma non è ancora ben conosciuto dal pubblico. Certo però che la cosa bella con questa classe e il nuovo format è che con la stessa barca si può fare The Ocean Race e le altre regate del calendario IMOCA. Qualcuno lo sta già faccendo.

 

Abbiamo sentito sia Federica Clapcich che Alberto Bolzan, sapendo che abbiamo anche un Giancarlo Pedote sul circuito Imoca in partenza per il Vendée Globe con Prysmian Group, secondo te vedremo una o più barche barche italiane alla prossima The Ocean Race?

Quello che vedo adesso è che Francesca ricerca fondi per un progetto VO65. Questa è la sua visione, la sua idea. Avremo una conferenza con lei la prossima settimana. Poi ci sono altri team italiani che vogliono fare The Ocean Race alcuni sembrano più interessati alla classe Imoca. Sarebbe bellissimo avere una barca italiana in tutte e due le classi.

 

L'emergenza coronavirus potrebbe influenzare l’organizzazione della prossima The Ocean Race?

Dipende da come evolve la situazione ovviamente. La vela e i velisti, il nostro mondo, puo' aiutare a superare l'emergenza. La regata intorno al mondo è un evento di atleti di alto livello che regatano in mare aperto. A terra non vendiamo biglietti per andare su tribune come allo stadio. Il nostro è un evento globale che deve andare avanti, il nostro obiettivo è anche di fare incontrare il mondo, il nostro ruolo quello di portare avanti la forza dell’umanità. Se dovremo cambiare qualcosa in qualche modo lo faremo, ma in questo momento la cosa più importante per noi è continuare ad andare avanti in modo molto positivo per tutti. 

 

VIDEO THE OCEAN RACE: COMPILATION DI GRANDI ONDE!

Responsabilità editoriale di Saily.it