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Giancarlo Pedote ora è pronto per il Vendée

Grande classica atlantica: stanotte l'arrivo dell'italiano

Responsabilità editoriale Saily.it

FOTO - Giancarlo Pedote e Anthony Marchand su Prysmian Group arrivati stanotte alle 4:41 a Salvador de Bahia, concludendo al 17° posto su 29 concorrenti la Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre, in 15 giorni, 15 ore, 26 minuti e 57 secondi. Un altro passo decisivo per Giancarlo verso il Vendée Globe 2020-21, perchè questa regata era valida per la qualifica al giro del mondo in solitario. Sul risultato pesa la scelta tattica iniziale a Ovest risultata errata, ma il bilancio resta positivo - VIDEO E COMMENTI IN ARRIVO

 

Giancarlo Pedote rimette piede a Salvador de Bahia, dove già arrivò in una Mini Transat, stavolta a bordo di un fimmante Imoca 60 dotato di foil, per quanto non di ultimissima generazione. Il senso di un passo avanti, di una carriera che ha preso una piega precisa, che vede il navigatore italiano inserito stabilmente nell'elenco dei protagonisti del circo oceanico dello yachting. Una regata di cinquemila miglia è sempre insidiosa, ne sa qualcosa Alex Thomson. Gestire e bilanciare attacco e prudenza è il segreto dell'arte di navigare sui moderni velieri offshore. Giancarlo, meticoloso, preparato, solido, e il suo Prysmian che pare fatto a sua somiglianza, hanno risposto: ci siamo anche noi!

L'arrivo a Bahia appena due giorni dopo i vincitori di Apivia. I primi sette scafi sono arrivati tutti nell'arco di domenica 10 novembre, mentre dall'8° posto al 15° gli arrivi si sono concentrati lunedi 11, quindi all'alba di oggi il 16° posto di V and B di Maxime Sorel e Guillame Le Brec (alle ore 04:32), e appena dopo, praticamente a vista, alle 04:41, neanche dieci minuti più tardi, ha tagliato il traguardo nella rada di Salvador de Bahia Prysmian Group, l'Imoca 60 "italiano" con Giancarlo Pedote e Anthony Marchand.

Diciassettesimo posto su 29 concorrenti della classe Imoca 60. Un risultato finale sicuramente determinato dalla scelta - rivelatasi sbagliata - fatta all'inizio della regata da un gruppo di concorrenti (tra i quali Giancarlo e Anthony) di andare a Ovest a cercare il vento favorevole di una depressione. Al contrario, si sono trovati prima in burrasca e poi in bonaccia, mentre il resto delle barche navigava con un ottimo VMG alla massima velocità. Anche Alex Thomson (che poi è stato costretto ad abbandonare per la grave avaria costata la chiglia di Hugo Boss) era tra i concorrenti della scelta occidentale, questione strategica che ha occupato le cronache della Transat Jacques Vabre nella prima settimana.

Il resto della regata è stato abbastanza scontato: i "ricchi sempre più ricchi", come ormai si racconta quando chi è davanti si avvantaggia su chi insegue. Anche il passaggio dei Doldrums non ha riservato clamorose sorprese.

La regata di Pedote e Marchand su Prysmian, però, resta rimarchevole perchè, una volta tornati in scia della flotta, hanno tenuto un ritmo molto alto, recuperando posizioni dal 23° posto nel quale si ritrovavano, fino al 17° finale.

La Transat Jacques Vabre per Prysmian e Giancarlo Pedote ha anche avuto il significato della qualifica per il Vendée Globe 2020-21: un altro passo chiave per il navigatore italiano, che adesso ha davanti a se alcuni mesi importanti per preparare al meglio il sogno più importante da realizzare, il giro del mondo in solitario e senza scalo. Ci torneremo.

Da seguire adesso l'arrivo dei Class 40, tra i quali è in gara l'italiano Pietro Luciani.

A SEGUIRE I PRIMI COMMENTI DI GIANCARLO PEDOTE ALL'ARRIVO - VIDEO DELL'ARRIVO A BAHIA DI PRYSMIAN - APPROFONDIMENTI ESCLUSIVI SU SAILY TV

VIDEO: 24 ORE DI ARRIVI A SALVADOR DE BAHIA (PRIMA DI PRYSMIAN)

Responsabilità editoriale di Saily.it