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Mini Transat, si riparte! Preview seconda tappa

Meteo, attese, tattiche, Beccaria, Italiani, news, foto: con Saily alla Mini

Responsabilità editoriale Saily.it

GUARDA 4 VIDEO - Che traffico in Atlantico! Scendono verso l'Equatore i trimarani, gli IMOCA 60 e i Class40 della Transat Jacques Vabre, e intanto questo sabato 2 novembre, parte da Las Palmas la seconda tappa della Mini Transat La Boulangere 2019: 83 solitari, per 2700 miglia (5000 chilometri), su barchette di 6 metri e mezzo sicure e potenti. In questa edizione la maggioranza sono esordienti alla loro prima Mini. Tra i Serie, Ambrogio Beccaria parte al comando - LA PARTENZA IN DIRETTA

 

di Christophe Julliand

Tutti pronti per la partenza prevista domani, sabato 1 novembre alle ore 15.18, della seconda tappa della Mini Transat tra Las Palmas di Gran Canaria e le Marin in Martinica, sull'altra sponda dell'Atlantico.

QUI SABATO ALLE 15 IL SEGNALE DELLA DIRETTA PER SEGUIRE LA PARTENZA DA LAS PALMAS

 

 

Una traversata di 2.700 miglia (5.000 chilometri), da soli, a bordo di piccoli monoscafi di 6 metri e mezzo che rappresenta un grande salto nell'ignoto per gli 83 solitari che sono riusciti a concludere la prima tappa. Almeno per i navigatori che partecipano per la prima volta alla Mini Transat, e come già sottolineato rappresentano la grande maggioranza dei partecipanti. Ignoto meno sconosciuto per la dozzina di recidivi che hanno già vissuto l'esperienza di passare due a tre settimane di mare da soli su un Mini 650.

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Ultime ore a terra, ultimi routage - La specificità delle regate in Mini 650 però non sta soltanto nella piccolezza delle barche. A bordo sono vietati computer e telefoni satellitari quindi ogni contatto con la terra. Le informazioni meteo disponibili provengono soltanto da un bollettino quotidiano diffuso alla radio.

Ecco perché, con o senza l'assistenza di un espero meteorologo, le ultime ore a terra sono dedicate allo studio della situazione meteo per elaborare una strategia, i cosiddetti 'routage' e 'roadbook' che indicano la rotta più veloce da seguire, un aiuto di grande precisione almeno per i primi 4 o 5 giorni. Dopodiché, ognuno se la dovrà cavare da solo per cercare di capire il meteo ed elaborare una strategia. Stesso discorso per la tattica: i concorrenti ricevono una volta al giorno una classifica stilata secondo la distanza all'arrivo di ciascuno senza precisare la loro posizione geografica esatta. Ognuno dovrà quindi interpretare questi dati per elaborare e seguire la propria tattica.

Verso una seconda tappa veloce - La situazione meteo nel Nord Atlantico sta tornando a uno schema classico. Si sta ricomponendo l'anticiclone delle Azzorre e con questo tornano a soffiare, regolari, gli alisei da Nord Est sul campo di regata. Però con delle variazioni importanti: è prevista una maggiore intensità del vento tra le Canarie e l'arcipelago di Capo Verde quindi a Sud della rotta diretta, intensità minore e venti orientati più a E che a NE nella seconda parte della traversata. Ma ci sono altre variazioni importanti da studiare come le differenze di intensità e di direzione degli alisei tra giorno e notte, o la copertura nuvolosa e la probabilità di formazione di groppi e temporali. Perché se gli alisei hanno la reputazione di essere venti stabili in forza e direzione, oltre alla cartolina idilliaca, non dimentichiamo che i groppi non sono rari in questa zona e che possono provocare bruschi rinforzi del vento, con eventuali conseguenze...

Tutti gli ingredienti per una seconda tappa veloce quindi e appassionante da seguire da terra come è stata la prima.

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PROTO - In categoria prototipi Axel Tréhin ha sì vinto la prima tappa ma il secondo François Jambou è arrivato soltanto 6 minuti dopo e il terzo Bouroullec 26 minuti, cioè niente di fronte alle due settimane di regata che hanno a prua. Tanto che, come ricorda Axel Tréhin nel video sotto, la sorpresa potrebbe arrivare anche da dietro facendo il nome di Erwan Le Mené, altro skipper che era segnalato come favorito ma che ha concluso la prima frazione al sesto posto e con 6 ore da recuperare nella seconda tappa. Difficile ma non impossibile.

 

SERIE - Nella categoria delle barche di serie, le differenze di tempo sono più importanti che nei prototipi ma si può parlare comunque anche qui di classifica corta: Ambrogio Beccaria con Geomag riparte con quasi due ore di vantaggio sul primo dei suoi inseguitori, Felix de Navacelle. E' un vantaggio, certo, ma non sufficiente da abbassare la guardia, come ricorda la stesso Beccaria nell'intervista rilasciata con gli altri due concorrenti saliti sul podio della prima tappa.

 

AMBROGIO BECCARIA - In un altro video postato sul suo profilo FB, Beccaria ricorda che l'esperienza della sua prima partecipazione è un altro vantaggio ma che ''non deve farsi prendere la mano e considerare questa seconda tappa come una cosa facile.''

METEO E ALTRI ITALIANI - Nella news pubblicato sul profilo FB della FIV: sempre Beccaria è tornato sulle condizioni meteo e sulle prestazioni degli sette italiani tutti ancora in gara: ''La situazione per la seconda tappa è ormai abbastanza stabile anche se non è ben definita la strategia da adottare; piccole differenze possono generare grandi distacchi. All'inizio bisognerà stare attenti al passaggio tra le isole e poi essere accorti nel capire quanto a sud andare e quando iniziare a fare ovest. Qui l'ambiente per adesso è rilassato e noi italiani siamo pronti, forse mai come quest'anno abbiamo dedicato tempo ed energie nella preparazione e i risultati si sono visti con tutte le barche italiane arrivate in buone condizioni a Las Palmas. Io e Geomag siamo pronti e non vediamo l'ora di affrontare la traversata oceanica."

VIDEO: LA PREMIAZIONE DELLA PRIMA TAPPA

 

TRACKING SU SAILY: OGNI GIORNO SEGUILI CON NOI - Da domani quindi torna la Mini Transat, tutta da seguire su Saily e sulla cartografia della regata.

https://www.minitransat.fr/suivi-de-la-course/cartographie

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