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Pronti a sbalordirvi? C'è il nuovo Hugo Boss!

Verso il Vendée Globe 2020, prime immagini della nuova barca

Responsabilità editoriale Saily.it

GUARDA IL VIDEO - Esce dal cantiere l'ultimissimo Imoca 60, l'ennesimo (ma rivoluzionario) VPLP con il quale Alex Thomson (GBR) insegue da oltre dieci anni la vittoria al Vendée Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo. Al nero dello scafo (che da opaco diventa lucido) si affianca il fucsia della tuga e dei timoni. A Hugo Boss si affianca Nokia. Forme estreme, coperta da portaerei. Cavallino inverso. Pozzetto minimo. E Alex studia un nuovo video-show per stupire tutti - FOTO

 

L'ultima astronave a vela è un "parto" collettivo del Design Team di Alex Thomson Racing (guidato dal Design Manager Pete Hobson) e dello studio di architetti navali VPLP (Marc Van Peteghem e Vincent Lauriot-Prévost), quelli che hanno quasi l'esclusiva della vela oceanica e degli Imoca 60 in particolare.

Costruito dal cantiere inglese Jason Carrington, il nuovo Hugo Boss stupisce subito allo sguardo, e poi, approfondendo, lo fa ancora di più, visto che rappresenta una primizia in tanti settori e non solo per l'aspetto estetico del design.

La prua svasata, che era già stata una novità introdotta dal precedente Hugo Boss, adesso è quasi una lama, strettissima e svasatissima, un trend che pare inarrestabile e che va nella direzione opposta dei cultori delle prue tonde tipo "scow" che si vedono sui Mini 650. Il "cavallino inverso", la curva convessa della linea prua poppa, è accentuato ancora rispetto a Charal, altro Imoca 60 di nuova generazione. Molto si è lavorato sulla coperta e sull'ergonomia, la tuga è minima, con passaggi laterali larghissimi, da portaerei, per facilitare i movimenti a bordo. E dal nero opaco del precedente scafo siamo passati a un nero quasi bluastro e lucido patinato, con inserti coloratissimi, sulla parte calpestabile della prua, sulla coperta e sui timoni.

La forma della tuga, quasi un flush deck rialzato, favorisce la sua copertura integrale con pannelli solari di ultima generazione. La zona del tambuccio ha una particolare uscita "rastremata" che ricorda quello che di solito le tughe fanno verso prua e non verso poppa!

Il pozzetto è molto piccolo, e fa pensare a un modo diverso di gestire la barca, stando presumibilmente più all'interno. Mancano le ampie protezioni e finestrature viste sugli ultimi Imoca, una novità che fa discutere: potrebbero anche essere inserite in un secondo momento? Ancora non sono visibili invece i foil, che a quanto pare saranno un'altra sorpresa...

Il risultato finale di oltre due anni di progetti e sviluppi, lavoro costruttivo, dettagli, che hanno impegnato 100 persone tra architetti, designer, ingegneri e costruttori, il nuovo Hugo Boss che si fa adesso guardare è barca progettata e costruita per un solo obiettivo: vincere il Vendée Globe 2020-21.

Alex Thomson, istrionico navigatore considerato adesso il favorito per la prossima edizione del giro, potrebbe essere il primo non francese a vincerlo. Il britannico non ha certo risparmiato le sorprese ai suoi fans anche sul fronte della comunicazione. Famose le sue "imprese" immortalate in video divenuti virali: dalla camminata in frac sulla canting keel, al tuffo dalla testa d'albero, sempre in frac, e fino all'incredibile decollo e atterraggio su un Kite trainato dalla sua barca. Indovinate com'era vestito... Ora che c'è la nuova barca tutti si aspettano una nuova impresa video di Alex!

 

Responsabilità editoriale di Saily.it