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FIV e Offshore, amici come prima

Forma e sostanza

Responsabilità editoriale Saily.it

La FIV "scopre" la vela offshore: patrocinio (e bandiera) a Fantini e Mura impegnati nella Route du Rhum. E questa settimana al Porto di Roma (Ostia), il primo Clinic Mini 650, stage tecnico con docenti doc: Giovanni Soldini, Giancarlo Pedote, Ambrogio Beccaria, Vittorio Bissaro

 

Proprio mentre World Sailing vara, tra le polemiche e con il voto contrario dell'Italia, la specialità olimpica di vela offshore per Parigi 2024 (barca e format ancora tutti da decidere), la FIV è impegnata in una serie di iniziative di supporto alla categoria, tra forma e sostanza. A St. Malo Andrea Fantini (Enel Green Power) e Andrea Mura (Vento di Sardegna), hanno ricevuto e hanno liberato nel vento due belle bandiere della Federazione Italiana Vela. Giusto così: un sacco di volte abbiamo visto e rivisto navigatori francesi con le insegne FFV, e non a caso quella federazione (del paese più oceanico del mondo) è anche concretamente dietro all'organizzazione di regate e centri tecnici. 

E qui la seconda notizia è il primo Clinic FIV Mini 650, una settimana di formazione per gli atleti del Mini 650, classe condiderata il trampolino di lancio verso una carriera di sfide oceaniche, organizzata al Porto Turistico di Roma dalla Federazione Italiana Vela nella settimana dal 5 all'11 novembre. "Con questo primo clinic la FIV intende affermare l'Italia quale protagonista nel panorama della Vela Oceanica", dice un comunicato della Federazione.

L'impegno è lodevole e doveroso, l'idea per la verità circola da lungo tempo e Carlo Croce ne aveva fatto quasi un tormentone, senza però riuscire a concretizzare. Adesso c'è un primo caso concreto, speriamo non isolato. Quello che serve al piccolo mondo italiano della vela oceanica, è proprio il respiro oceanico, la continuità, la crescita condivisa, la visibilità dei valori che esprime (tecnici e umani), e qualche aiuto finanziario che non guasta mai.

Riservato a 10 atleti selezionati dalla classe Mini 650, il Clinic FIV Mini 6.50 è uno stage tecnico finalizzato a fornire strumenti utili alla messa a punto dell'imbarcazione e alla definizione di un programma sportivo e di comunicazione che possa aiutare gli atleti nella preparazione di una campagna di partecipazione alla Mini Transat in programma a ottobre 2019. 

Il programma dello stage di Ostia prevede diversi momenti, alcuni più pratici, dalla preparazione delle barche, l'ottimizzazione del matossage (l'arte del gestire i pesi a bordo in funzione dell'andatura) e del rigging (la corretta attrezzatura delle barche) fino alle manovre a bordo (issate, ammainate, cambi vele, virate e strambate); altri più teorici come l'approfondimento su book fotografici e video e gli strumenti per la gestione di una campagna di comunicazione Mini-Transat, per poi arrivare ad affrontare le analisi meteo del giorno e le previsioni per i giorni successivi, la preparazione atletica, la nutrizione dello sportivo e la psicologia per come prepararsi ad una traversata.

Nel ruolo di docenti si alterneranno velisti professionisti con esperienza in traversate oceaniche: da Giovanni Soldini a Giancarlo Pedote, senza tralasciare l'atleta delle classi olimpiche (ci sarà Vittorio Bissaro che ha fatto Rio 2016 sul Nacra 17, è in campagna per Tokyo 2020, e ha già fatto esperienze atlantiche proprio con Soldini). A questi si aggiungeranno specialisti e professionisti nel settore della psicologia, della meteorologia, della gestione veglia/sonno e della nutrizione nello sport in condizioni estreme, già impegnati nella formazione di atleti in analoghe imprese. Alla presentazione di mercoledi 7 ci sarà anche il presidente della classe italiana Ambrogio Beccaria, che è anche il più vincente dei ministi italiani all'ultima stagione di regate corse in Francia.

Responsabilità editoriale di Saily.it