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L'elefante antitrust è in casa World Sailing

World Sailing Conference, se possibile va sempre peggio...

Responsabilità editoriale Saily.it

Mannaia su Sarasota. E' praticamente ufficiale: la Commissione Europea, attraverso la sua Direzione Generale per la Concorrenza, ha avviato una indagine contro World Sailing e collegati (cantieri, classi, secondo qualcuno anche membri del Board e del Council) per verificare la violazione di norme anti-monopolistiche. Riunione urgente di Kim Andersen con i vertici. Tempi e prospettive del procedimento, che si poteva e si doveva evitare. Conference: primo colpo all'Equipment, che decide in favore del Board, ma non troppo...

 

L'ELEFANTE ENTRA NELLA STANZA - Le voci si sono rincorse a lungo, a maggio era stato chiaro che l'Autorità italiana Antitrust aveva avviato una indagine su World Sailing per pratiche anti-competitive e monopolistiche. WS ha sempre negato o sminuito. Adesso, sempre al culmine di un crescente vociare, su Sarasota piombano due notizie: 1) l'Antitrust italiano ha scritto una lettera a WS annunciando di aver investito del caso la competente Autorità Europea (e questa a quanto pare è cosa accertata); 2) questa autorità europea adesso ha ufficialmente messo sotto investigazione World Sailing, aprendo quindi un vero e proprio procedimento con tutte le conseguenze del caso (e questo trova conferme almeno ufficiose se non ufficiali, dagli stessi vertici WS, e da membri del Council), conseguenze pratiche che sono soprattutto due: mettersi in regola alla svelta, e pagare multe assai salate (ne abbiamo parlato in altro articolo: il massimo è il 10% dei ricavi dall'attività illecita).

Sui tempi del procedimento, che sono nevralgici per la vita di WS non ci sono certezze. C'è chi parla di mesi e chi dice di aver avuto dalla stessa autorità previsioni di almeno due anni. Una bomba a orologeria, con la quale abituarsi a convivere. O imparare, più in fretta possibile, a disattivarla. Ormai che è partito, il procedimento non è più nel controllo di chi lo ha promosso nè dei legali che lo hanno presentato. L'autorità deve fare il suo corso di indagine e poi emettere la sentenza.

Quanto eventualmente l'elefante inciderà sul procedere dei lavori dell'Annual Conference, si capirà nei prossimi giorni, da questi passaggi in crescendo: mercoledi Equipment, giovedi Events, venerdi e sabato Council, domenica Assemblea Generale (AGM).

Confermata anche la voce su una riunione senza precedenti che il presidente Kim Andersen e il CEO Andy Hunt ha tenuto a porte chiuse con il Board e il Council, a seguito della quale i rumors sull'investigation antitrust sono diventati boatos di conferma. C'è chi ha portato in riunione la lettera di un avvocato (un professore italiano che insegna a Padova e Mar del Plata) contenente un parere pro-veritate sulla questione legale, parere che evidenzierebbe la perseguibilità anche dei singoli membri del Council.

La mossa è stata al centro di un violento scambio con il presidente Andersen. Segnali di tensione terribile, forse qualcosa di mai visto nella storia della federazione internazionale, costretta a camminare su un terreno minato che nessuno conosce. Del resto, i segnali che potesse finire così non mancavano: è quindi un'altra responsabilità di una gestione imbarazzante quella di trovarsi impreparata ad affrontare l'elefante. E il possibile effetto domino. Del resto se i tempi saranno lunghi, la vita di WS e della vela dovrà pure andare avanti, arrivare a Tokyo (speriamo) e poi vedere.

L'EQUIPMENT COMMITTE BATTE IL PRIMO COLPO - Era il primo Committee importante atteso. La riunione di mercoledi si è conclusa con delle recomandation persino in contraddizione tra loro, altro segnale di bussola impazzita. Seppure nel complesso, l'Equipment è andato nella direzione di massima voluta dal Board, approvando la "late submission" con la famosa proposta a favore della keelboat in doppio, al posto dei due singoli per una sola medaglia (uno era il Finn, l'altra da decidere).

Queste le scelte finali dell'Equipment:

1) ok alla submission del Board sulla Keelboat doppio misto. La barca per la medaglia di vela offshore dovrà avere queste caratteristiche (sentite bene): lunghezza 6-10 metri; niente foil; range di navigabilità 4-40 nodi.

2) Kite confermato e attenzione alle submission di IKA, Formula Kite e classe. Il Kite olimpico dovrebbe avere i foil e regatare con formati ancora da scegliere, uno dei quali è lo short track relay.

3) Windsurf maschile e femminile: viene recepita la submissione della classe Funboard, che sostituirebbe l'attuale RSX, e regaterebbe con due possibili configurazioni: foil su percorso a M in caso di vento leggero; non foil con vento più forte e percorso di laschi a slalom. Due tavole previste.

4) Per non farsi mancare niente, l'Equipment ha poi fatto sua la submission arrivata dalla Musto Skiff Class Association, proponendo questa barca per l'evento che prevede singolo maschile + singolo femminile con regate separate e medaglia alla classifica a coppie. Cosa che ancora suscita abbastanza ilarità in giro. E soprattutto: l'evento "mixed one person dinghy" non esiste più nella lista della late sub del Board, quindi l'esercizio dell'Equipment è quanto meno aleatorio.

Se volevamo una prova della confusione in cui ci si dibatte, l'Equipment ne ha sfoderata una brillante. Adesso all'Events (giovedi 1) la prossima mossa. Poi venerdi e sabato due giorni di Council (in diretta streaming anche qui su Saily, vedi il segnale ibìn basso in questa pagina e in altre nei prossimi giorni). Tenendo sempre presente la possibilità che domenica l'Assemblea (a sua volta in diretta streaming anche su Saily) prenda altre decisioni o riporti tutti al punto di partenza. Comunque sia, da oggi, tutti sanno che c'è un elefante da tenere in conto.

LE DIRETTE STREAMING DELLE FASI FINALI DELLA CONFERENCE

COUNCIL DAY 1 (VENERDI 2 NOVEMBRE ORE 14:30 ITALIANE)

 

COUNCIL DAY 2 (SABATO 3 NOVEMBRE ORE 14:30 ITALIANE)

 

ANNUAL GENERAL MEETING (ASSEMBLEA, DOMENICA 4 NOVEMBRE ORE 15:30 ITALIANE)

Responsabilità editoriale di Saily.it