L'Ordine Equestre del
Santo Sepolcro di Gerusalemme segue "con quotidiana attenzione
l'evolversi della situazione" in Terra Santa. Il Gran Magistero
dell'Ordine si è riunito oggi con il cardinale Fernando Filoni,
Gran Maestro, e il Governatore Generale, l'Ambasciatore Leonardo
Visconti di Modrone, in presenza dell'Assessore mons. Tommaso
Caputo, per la riunione semestrale che normalmente vede
partecipare anche il Gran Priore dell'Ordine, il Patriarca di
Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa,
che, "a causa dell'aggravarsi delle condizioni internazionali,
non ha potuto essere presente di persona, ma ha inviato un
videomessaggio nel quale ha ringraziato i Membri dell'Ordine per
il loro sostegno", riferisce la stessa istituzione.
Come ogni anno, l'Ordine, composto da circa 30.000 membri
presenti nei diversi continenti, si era impegnato nel 2024 a
corrispondere al Patriarcato Latino una cifra di quasi 1 milione
di dollari al mese per una serie di spese che comprendono: spese
istituzionali di questa Diocesi che copre quattro paesi -
Israele, Palestina, Giordania e Cipro -; sostegno al network di
oltre 40 scuole gestite dal Patriarcato con circa 20.000 giovani
di Terra Santa, cristiani e musulmani; spese associate al
seminario diocesano; contributi per le attività pastorali; e
aiuti umanitari. "Tuttavia, quest'anno, considerando la guerra e
le tragiche necessità non solo a Gaza, ma anche in Palestina
dove il tasso di disoccupazione è vertiginosamente cresciuto a
causa del blocco del turismo e alla perdita di lavoro di tanti
palestinesi che lavoravano in Israele, la generosità dei Membri
dell'Ordine non ha mancato di farsi sentire attraverso un fondo
speciale per aiuti umanitari per l'emergenza a Gaza e in
Cisgiordania dove ad oggi, un altro milione e mezzo di dollari è
stato versato dalle Luogotenenze dell'Ordine (realtà locali di
Cavalieri e Dame nei vari paesi)".
Fra i vari progetti portati avanti dal Patriarcato Latino di
Gerusalemme con i contributi inviati dall'Ordine del Santo
Sepolcro in questo momento diversi mirano a creare posti di
lavoro specialmente in Cisgiordania.
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