"Il diritto a morire può diventare un
dovere a morire. Dimenticarci di Dio denigra la nostra umanità.
I problemi sollevati dalla nuova legislazione, che legalizza il
suicidio assistito, arrivano al cuore della nostra umanità, di
come ci pensiamo e immaginiamo la nostra vita". È con queste
parole, contenute in una lettera pastorale, che verrà letta
nelle chiese della sua arcidiocesi questo fine settimana, che il
cardinale Vincent Nichols, primate di Inghilterra e Galles,
invita i fedeli a impegnarsi nella battaglia contro la
cosiddetta "legge Leadbeater".
Nella sua lettera, rilanciata dal Sir, l'arcivescovo avverte
che esiste il rischio che, con la nuova legislazione, molti
adulti vulnerabili e disabili si sentano sotto pressione a
morire. "Il cambiamento radicale, introdotto dalla nuova legge,
rischia di comportare, per medici e infermieri, un lento
cambiamento dal dovere di prendersi cura di qualcuno al dovere
di uccidere quella stessa persona", scrive il cardinale Nichols.
"Sappiamo con certezza che, in ogni Paese dove una legislazione
simile è stata approvata, suicidio assistito ed eutanasia sono
sempre più diffusi e accettati".
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