"Se questa guerra non
verrà fermata e la pace non verrà cercata ad ogni passo, il
mondo intero rischia di sprofondare in crisi ancora più
profonde". Lo ha detto il Segretario vaticano per i Rapporti con
gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher, intervenendo ieri
all'Onu. "La soluzione alla guerra in Ucraina non è una
questione che riguarda solo l'Ucraina stessa. Di fronte alla
tragedia che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi, è giunto
il momento - ha sottolineato Gallagher - di porci alcune domande
di Papa Francesco: 'Cosa sto facendo oggi per il popolo ucraino?
Sto facendo qualcosa?'".
Per il rappresentante della Santa Sede "la comunità
internazionale, più che mai, non può arrendersi e lasciare che
questa questione passi sotto silenzio. Per avere un futuro
pacifico e sicuro, tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, e
soprattutto quelli di questo Consiglio di Sicurezza, sono
chiamati a unire gli sforzi nella ricerca di una soluzione
giusta e pace duratura per l'Ucraina, quale elemento importante
della pace globale di cui il mondo ha sete".
"La Santa Sede, da parte sua, è vicina all'Ucraina - ha
ribadito mons. Gallagher - e ne sostiene pienamente l'integrità
territoriale e, inoltre, continua a impegnarsi in iniziative
umanitarie volte ad alleviare le sofferenze della popolazione
ucraina, soprattutto quella parte più debole e vulnerabile" ed
esorta tutti gli Stati e le organizzazioni internazionali "a
diventare creativi e coraggiosi artigiani di pace e tessitori di
dialogo costruttivo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA