Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi, la quindicenne cittadina vaticana scomparsa nel nulla a Roma il 22 giugno del 1983, è sempre stato convinto che tutti i Papi da Giovanni Paolo II in primis, passando per Benedetto XVI fino ad arrivare a papa Francesco, conoscessero o conoscano la verità sulla sorte di sua sorella.
Anche in questi giorni, sui suoi profili social, campeggia la locandina di molte sue manifestazioni che riporta l'immagine in bianco e nero di Emanuela mentre suona il flauto collocata sullo sfondo a sinistra, e i tre Papi, Francesco, Wojtyla e Ratzinger, sullo sfondo di destra. La scritta recita: "Il silenzio li ha resi complici".
E così, mentre Bergoglio si trova al suo diciottesimo giorno di degenza al policlinico Agostino Gemelli a causa di una severa polmonite, Pietro Orlandi prende la parola sui social e si rivolge direttamente a lui. "Papa Francesco - afferma - ha scritto il testo dell'Angelus ed è andato anche a messa. Io gli auguro di guarire quanto prima nonostante la gravità del quadro clinico ma se così non fosse spero possa trovare anche la forza, oltre a scrivere il testo dell'Angelus, di scrivere una lettera, se non a me a mia madre, con quella verità che tutti aspettiamo". "Un gesto - aggiunge - che farebbe la storia del suo pontificato, differenziandosi dalle scelte di chi l'ha preceduto".
Orlandi ha incontrato papa Francesco una volta sola in un'occasione pubblica. Era il marzo del 2013, Francesco era stato eletto da poco e venne letteralmente travolto da numerose manifestazioni di entusiasmo della folla con tantissima gente che voleva incontrarlo, salutarlo, stringergli la mano, ottenere una benedizione. Avvenne anche quando si recò alla messa nella parrocchia vaticana di Sant'Anna. Lì lo aspettava Pietro Orlandi che speranzoso si fece avanti per scambiare una parola con il Pontefice neo eletto su sua sorella Emanuela.
Secondo quanto dichiarato successivamente dallo stesso Orlandi, Francesco in quella circostanza gli avrebbe detto "Emanuela sta in cielo", affermazione che ha indotto Pietro a ritenere che il Papa argentino fosse a conoscenza di qualche verità dato che, ad ora, nessuna inchiesta e nessuna valida testimonianza ha certificato alcunchè sulla sorte della ragazza, nemmeno la sua presunta morte.
Da allora non ci sono stati più incontri anche se più volte negli anni e l'ultima volta nel corso di un trasmissione televisiva recente quando il Papa era già ricoverato, Orlandi ha chiesto di incontrare di nuovo Bergoglio. Ora che il Papa è malato, il fratello della ragazzina scomparsa si appella direttamente al Pontefice affinché lasci almeno una nota scritta su ciò che sa. Sempre che qualcosa sappia davvero.
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