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Il Papa e Clinton, colloquio online sul clima e la pace

Il Papa e Clinton, colloquio online sul clima e la pace

L'iniziativa dedicata anche ai progetti del Bambino Gesù

CITTÀ DEL VATICANO, 18 settembre 2023, 19:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"È tempo di trovare il cambiamento della pace, il cambiamento della fratellanza. E' ora che le armi cessino. Che si torni al dialogo, alla diplomazia. Cessino i disegni di conquista e di aggressione militare. Per 
questo ripeto: no alla guerra. No alla guerra". Sono forti e chiare le parole pronunciate da papa Francesco in spagnolo durante il collegamento da remoto con l'ex presidente americano Bill Clinton e la conferenza Clinton Global Initiative 2023, apertasi oggi a New York. Un'occasione di parlare anche di sfide globali come "il cambiamento climatico (sul quale pubblicherà il seguito della Laudato si', ndr), le crisi umanitarie che colpiscono migranti e rifugiati, l'assistenza all'infanzia".
   A questo proposito Papa Francesco si è rivolto a Clinton: "Come lei sa, Signor Presidente, questo nostro incontro nasce da un piccolo grande progetto che mi interessa moltissimo. Ha a che fare con i bambini e la loro salute. In Italia, a Roma, vicino al Vaticano, c'è un ospedale molto speciale: l'ospedale pediatrico Bambino Gesù .Nel mondo è conosciuto come l'ospedale del Papa, ma per me non è questo il motivo per cui è 'unico'".  "È evidente che il nostro piccolo grande ospedale non può risolvere i problemi dei bambini malati in tutto il mondo - ha riconosciuto il Pontefice -. Vuole però essere un segno. Una testimonianza di come sia possibile (in mezzo a tanti sforzi) coniugare la grande ricerca scientifica, finalizzata alla cura dei bambini, e l'accoglienza gratuita di chi ha bisogno".
  "Scienza e ospitalità - ha sottolineato -: raramente queste due cose si incontrano ad un certo livello. L'ospedale accoglie i bambini. Qui in Vaticano, sull'eliporto, due, tre volte atterrano elicotteri con bambini portati d'urgenza da vari luoghi. In questi terribili mesi segnati dalla guerra, l'Ospedale Bambino Gesù ha curato più di duemila piccoli pazienti ucraini, fuggiti dal loro Paese con genitori e parenti". Secondo il Papa, "nel campo della salute, oggi più che mai, la prima e più concreta forma di carità è la scienza, la capacità di guarire, che però deve essere accessibile a tutti. Il Bambino Gesù è un segno concreto della carità e della misericordia della Chiesa".   "Esistono malattie incurabili, ma non esistono bambini incurabili - ha quindi aggiunto -. Cerchiamo di essere chiari su questo punto: esistono malattie incurabili, ma non esistono bambini incurabili. Questo è il sigillo dell'Ospedale. Grazie signor Presidente, grazie a tutti e vi auguro una buona giornata".

    "Accogliamo le parole del Papa con gratitudine e senso di responsabilità: gratitudine per il riconoscimento del lavoro che abbiamo fatto in questi anni, sotto la guida della presidente che mi ha preceduto, Mariella Enoc, e senso di responsabilità per il futuro dei progetti umanitari dell'ospedale Bambino Gesù: l'accoglienza dei piccoli pazienti con le loro famiglie provenienti da ogni parte del mondo, le iniziative di formazione del personale sanitario nei paesi in via di sviluppo, la cura dei bambini affetti da malattie inguaribili", ha affermato Tiziano Onesti, presidente dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù, commentando le parole di Papa Francesco.  "Si tratta di iniziative che possiamo sostenere solo grazie al fondamentale contributo dei nostri volontari e dei nostri donatori. Per questo, negli Stati Uniti è nata l'associazione Patrons of Bambino Gesù Children's hospital, che ha proprio l'obiettivo di far conoscere e sostenere i nostri progetti umanitari", ha concluso Onesti

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