"Sentirsi a casa" è il titolo di un progetto finanziato dal Comune di Aosta e volto a sostenere un processo di crescita della donna "attraverso la conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell'ambito delle relazioni personali sia in quello della vita sociale". Le risorse provengono dal Fondo nazionale per le politiche migratorie 2021. Il contributo è rivolto ad azioni per l'inclusione dei cittadini di paesi terzi nelle aree urbane a maggiore vulnerabilità.
Per la realizzazione del progetto si procederà con un avviso pubblico per l'acquisizione di manifestazioni di interesse finalizzate alla ricerca di partner nell'ambito degli enti del Terzo settore interessati a collaborare con l'Amministrazione, sulla base della quale verrà definito il progetto di dettaglio nell'ambito di un percorso di co-progettazione partecipata; "Il progetto - spiega l'assessora alle Politiche sociali e Pari Opportunità, Clotilde Forcellati - interesserà per 24 mesi 30 donne straniere sole o con figli a carico, in situazione di fragilità, e che necessitino di accedere a percorsi di integrazione socio-lavorativa. L'obiettivo è di sviluppare l'empowerment della donna, attraverso una serie di azioni svolte in sinergia con il Terzo settore, a partire dall'intercettazione preventiva di situazioni di emarginazione sociale e di isolamento capaci di garantire la nascita di una rete territoriale in cui percorsi di cohousing, con il coinvolgimenti di studentesse universitarie e la collaborazione dell'Unione piccoli proprietari immobiliari (Uppi) in relazione alla disponibilità di abitazioni, integrazione lavorativa e rispetto dei diritti si integrino adeguatamente, consentendo di valorizzare i talenti individuali, e permettendo la conciliazione delle esigenze lavorative con quelle di cura della famiglia".