Gli amministratori locali valdostani aderiscono all'appello dell'Anci per ripensare le responsabilità dei sindaci nel testo unico degli enti locali (Tuel).
L'iniziativa nasce dopo la condanna del sindaco di Torino, Chiara Appendino, per i fatti avvenuti in piazza San Carlo durante la finale di Champions League del 3 giugno 2017, quando 1600 persone rimasero ferite e due donne morirono poi in ospedale per le lesioni subite.
"Nel rispetto del lavoro della magistratura, - spiega Franco Manes, presidente del Celva - troppo spesso i sindaci rispondono personalmente e penalmente, per valutazioni non ascrivibili alle loro competenze. Questo perché il complesso normativo è di difficile applicazione, confuso, contradditorio e incomprensibile. Sui primi cittadini ricadono responsabilità enormi, anche rispetto a circostanze dove non abbiamo autorità.
Noi sindaci di montagna lo sappiamo fin troppo bene".
Per questo motivo, prosegue Manes, "è necessaria una serie modifica del Testo Unico degli Enti Locali, altrimenti non avremo più cittadini disposti ad assumere la carica di primo cittadino". Il presidente del Celva rivolge ai colleghi sindaci valdostani l'invito ad "aderire a questa iniziativa, attraverso l'apposito modulo che è stato trasmesso. Dobbiamo dare un segnale forte, a livello nazionale, per cambiare le cose".