(ANSA) - AOSTA, 03 LUG - "Sdegno e profonda amarezza per
quanto è successo oggi in Consiglio regionale: la
rideterminazione delle risorse di finanza locale per il 2020,
destinata a sostenere i territori e imprese valdostane in un
momento tremendo come quello dell'emergenza Covid, ci lascia
senza parole. La dialettica politica ha un significato quando si
discute per trovare una soluzione, ma qui siamo oltre qualsiasi
logica di buonsenso".
Lo dichiara Franco Manes, presidente del Cpel, a nome del
Comitato esecutivo e di tutti i Sindaci valdostani, in merito
all'approvazione della nuova formulazione dell'art.17 del ddl
60, annunciando che il Comitato esecutivo del Cpel ha rassegnato
le dimissioni
"Questo è un insulto alla capacità amministrativa dei Comuni -
prosegue - perché è mancato il riconoscimento della centralità
degli enti locai nel Sistema Valle d'Aosta. Finita l'emergenza,
la politica regionale non si ricorda più cosa è stato fatto nei
territori, cosa sarebbe successo durante il lockdown se non ci
fosse stato il presidio dei Comuni. E' mancata la più semplice e
umana comprensione delle esigenze espresse dagli imprenditori,
dagli artigiani, dai commercianti, dai liberi professionisti che
chiedono alla politica di fare solo il proprio lavoro, cioè di
decidere, ma soprattutto di farlo in fretta e nel rispetto delle
esigenze dei territori. Il dibattito ideologico invece si è
avvitato su se stesso e ha perso di vista l'interesse di tanti
valdostani". "Oltre al taglio delle risorse finanziarie
destinate ai Comuni - aggiunge Manes - e quindi ai valdostani,
che da noi è considerato gravemente penalizzante per la ripresa
dell'economia locale, oggi ci siamo trovati anche la sorpresa
del "vincolo di destinazione": investimenti solo per l'emergenza
sanitaria e sociale e per l'edilizia scolastica, tematiche
queste prettamente di prevalente competenza regionale".
Un'assemblea straordinaria dei sindaci valdostani è stata
convocata per martedì 7 luglio, alle 11, alla Grand Place di
Pollein. (ANSA).