"Un progetto riqualificante per un'area degradata e abbandonata all'incuria generale". Così il sindaco di Saint-Christophe, Paolo Cheney, ha presentato il Piano urbanistico di dettaglio di iniziativa privata della zona Aeroporto. "Questo Pud di iniziativa privata - ha detto in Consiglio comunale - è stato pubblicato all'Albo pretorio per i 45 giorni e ha ottenuto tutti i necessari pareri. La discussione sarebbe dovuta avvenire entro il 30 marzo ma non è stato possibile a causa dell'emergenza Covid-19. Il Piano interessa il dismesso Motel Alp, area ora gravemente degradata e che la Regione autonoma Vallee d'Aosta non ha inserito nelle aree aeroportuali. L'Amministrazione si era fatta promotrice di una soluzione che garantisse un ritorno economico ai privati che volessero impegnarsi nel recupero. Dopo il cambiamento dei parametri urbanistici a favore dell'indirizzo commerciale, rispetto a quello turistico, avvenuta nel 2017, il Comune ha cercato di contenere e favorire un intervento che fosse di interesse per la collettività ma anche per il settore turistico.
Il privato dovrà attenersi a quando definito nella convenzione decennale che stipulerà con il Comune". Per quanto riguarda il verde, il sindaco ha specificato che il progetto è migliorabile.
Gli indirizzi del Consiglio comunale sono di sviluppare nell'area dell'Aeroporto Corrado Gex un "turismo di nicchia e di qualità, legato alle tradizioni e alle risorse naturali" e la "realizzazione di un centro vendita dei prodotti regionali". "Da anni se ne parla per la zona della Plaine - ha aggiunto Cheney - ed è sempre più necessario per la valenza economica dei prodotti alimentari e tradizionali legati alla qualità artistica ed ecologica". Secondo l'opposizione "la trasformazione commerciale dell'area è una grossa sciagura per la Plaine e per il Comune di Saint-Christophe: gli appassionati di volo si sono spostati su altre zone mentre è rimasto l'ecomostro progettato da Gae Aulenti".