"Aifa ha testualmente e pubblicamente affermato che tutti i vaccini anti-Covid propinati, e ancora oggi proposti alla popolazione, non avevano alcun effetto di prevenzione dell'infezione, cosa che per altro aveva già detto l'Ema, l'ente di regolazione europeo dei farmaci, nel mese di ottobre dell'anno scorso. A ognuno la scelta di vaccinarsi ma, dopo tanto silenzio vergognoso, oggi ci troviamo tristemente a constatare che tutti gli appartenenti alle professioni sanitarie e para sanitarie sono stati obbligati a farsi iniettare una sostanza incapace di immunizzare. C'era già scritto sul bugiardino: possibile che l'Ordine dei medici, che è intervenuto pesantemente a favore della vaccinazione, non se ne sia accorto? I medici non leggono, o non sanno, o non volevano leggere la scheda tecnica di questo farmaco?". Lo ha dichiarato il consigliere regionale Diego Lucianaz (Rassemblement valdotain) presentando in aula un'interrogazione sulle campagne vaccinali.
"Economicamente parlando - ha aggiunto - registriamo uno spreco di 234 milioni di dosi di vaccino sugli iniziali 381 milioni ordinati da Bruxelles per un costo di 4,4 miliardi di euro perché scaduti, o non utilizzati, o non aggiornati, a cui è seguito un ulteriore ordine di 36 milioni per un costo di 30 milioni di euro che avranno fatto la stessa fine. L'Italia è riuscita a cancellare ordini per 24,2 milioni di dosi ma con un indennizzo di 10 euro a dose, quando nei magazzini, giacevano già 21 milioni di dosi di cui 16 da buttare perché non aggiornate. Uno spreco colossale, un business vergognoso in cui l'Ordine dei medici riveste una grossa responsabilità e mi farebbe piacere che, insieme ai sindacati della dirigenza del personale sanitario, si scusassero con tutte le persone che hanno dovuto abbandonare il lavoro, a quelli che senza il green pass hanno dovuto chiudere le loro attività, a quelli che sono stati vessati e sbugiardati da un sistema di informazione vergognoso".
"Siamo a conoscenza del documento Aifa - ha rfeplicato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. però ricordiamo anche le numerose sentenze sull'obbligo vaccinale su cui si è espressa definitivamente la Consulta nel 2023. Gli operatori sanitari addetti alle vaccinazioni sono a conoscenza delle caratteristiche epidemiologiche della malattia, le cui continue mutazioni influiscono sull'efficacia del vaccino, così come sono consapevoli del contributo fornito dal vaccino per limitare le forme gravi di malattia. Questo è quanto viene comunicato ai cittadini che decidono di aderire alla campagna vaccinale anti-Covid".
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