"Il Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, regione di 123.000 abitanti, di gran lunga la più piccola d'Italia, ha l'indennità di funzione di gran lunga più elevata rispetto a tutti gli altri Presidenti dei Consigli regionali, anche di quelli di Regioni con vari milioni di abitanti". Lo scrive in una nota Progetto civico progressista che precisa: "In tutte le altre Regioni l'indennità di funzione del Presidente del Consiglio oscilla fra i 1.700 euro della vicina Regione Piemonte e i 3.780 euro del Friuli Venezia Giulia, con una media nazionale di 2.480 euro, mentre l'indennità di funzione del Presidente del Consiglio della Valle d'Aosta è di ben 5.730 euro, e non ci risulta che il Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta abbia un carico di lavoro doppio rispetto a quello degli altri Presidenti di Consiglio regionale. Anzi".
"Non è una anomalia - si legge ancora - che scopriamo ora, è nota da tempo, tanto che nell'ottobre 2020 nel definire gli accordi fra le forze politiche della nascente maggioranza per la nuova legislatura 2020-2025 nel Programma di governo presentato il 20 ottobre 2020 in Consiglio regionale venne affermato un principio chiaro: 'La sobrietà nei costi degli organismi elettivi è importante e deve essere oggetto di una riflessione di tutto il Consiglio. Una prima misura può essere l'equiparazione degli emolumenti del Presidente del Consiglio a quelli degli Assessori'. Sono trascorsi oltre tre anni dall'inizio di legislatura e neppure tale principio minimo ha trovato attuazione".
Il gruppo di Progetto Civico Progressista ha presentato una proposta di legge per modificare la legge regionale attualmente in vigore "per ragioni di ricerca di sobrietà, ma anche per un elementare principio di ragionevolezza".
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