"Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, data dell'anniversario della Liberazione di Auschwitz nel 1945 e celebrazione internazionale della Memoria della Shoah. Una giornata che si colloca in un contesto geopolitico internazionale molto complicato, segnato dalla guerra in Medio-Oriente e un crescente antisemitismo e islamofobia, e nel nostro Paese tra i saluti romani delle commemorazioni di nostalgici fascisti. In questo momento è bene quindi avere memoria di questa data che ci riporta indietro a quello che è stato il regime fascista, alle leggi razziali, alla persecuzione dei cittadini ebrei, alle persone che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte. Ma che ci ricorda anche coloro che, su diversi fronti, si sono opposti al progetto di sterminio anche a rischio della propria vita per salvarne altre". Lo ha detto il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, in apertura dei lavori dell'Assemblea valdostana.
Il Capogruppo dell'Union valdotaine, Aurelio Marguerettaz, ha poi sottolineato «l'importanza del Giorno della Memoria in questo periodo in cui ci sono voci negazioniste che fanno paralleli azzardati sulla tragedia della Shoah: è quindi importante che le istituzioni prevedevano dei momenti per ricordare il dramma compiuto in quel momento storico".
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