Pur apprezzando "che siano state previste delle assunzioni" nella categorie protette, il consigliere regionale Pierluigi Marquis (Forza Italia) ha sottolineato in aula "che ai privati si chiede il rispetto delle quote di riserva, mentre la Regione, che dovrebbe dare il buon esempio, non lo fa ed è ampiamente inadempiente. Inoltre la stessa amministrazione non si avvale della facoltà delle chiamate nominative sui disabili che sarebbero la naturale conclusione di un percorso che si fa con il progetto di vita: dal momento che in Valle d'Aosta non sono ancora state attivate, occorre fare un ragionamento serio perché altrimenti manca un pezzo importantissimo, che è quello che preclude l'accesso al lavoro nel pubblico alle persone con disabilità". Ha quindi invitato l'amministrazione a "darsi da fare e a rispettare le leggi in questo settore, attraverso un ragionamento a 360 gradi, a maggior ragione in una Regione dove la presenza del pubblico è rilevante nel settore economico".
Rispondendo a una sua interrogazione sul tema, il presidente della Regione, Erik Lavevaz, aveva spiegato che "a gennaio 2022 l'amministrazione regionale risultava avere in organico 123 persone rientranti nelle condizioni di cui alla legge 68/1999, rispetto ad una 'quota di riserva' pari a 148 unità. Rispetto a questa scopertura di 25 unità, dal mese di gennaio ad oggi sono state assunte quattro persone con disabilità e al momento sono in corso quattro chiamate con avviso pubblico, tre per persone con disabilità e una per categorie protette, per assumere complessivamente 14 coadiutori (categoria B posizione B2)".
Lavevaz ha evidenziato che "è in atto una stretta collaborazione tra il Dipartimento personale e il Dipartimento politiche del lavoro e formazione per un approccio volto a creare le giuste condizioni affinché questi inserimenti risultino ottimali per i soggetti interessati e gli ambiti organizzativi in cui vengono inseriti. In particolare è stata condivisa l'esigenza di istituire come amministrazione regionale la figura del Responsabile dell'inserimento lavorativo, in coerenza con il recente Decreto del Ministro del lavoro di marzo 2022. La Valle d'Aosta risulta mancante di figure professionali con queste caratteristiche. La presenza di questa figura consentirà poi di predisporre procedure, accorgimenti organizzativi e eventuali soluzioni tecnologiche utili per migliorare sempre più l'inserimento lavorativo".
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