"Sono stati presi contatti con le amministrazioni comunali di Issogne, Aymavilles e Jovencan e con i soggetti gestori, i quali sono stati parte proattiva per individuare soluzioni per le discariche di Chalamy e Pompiod, al fine di renderle funzionali ai fabbisogni del territorio.
L'obiettivo finale è quello del recupero ambientale che può essere realizzato in vari modi: Chalamy è un'area facilmente valorizzabile, mentre per Pompiod bisognerà chiarire quale sarà lo sviluppo successivo del sito e delle aree circostanti. Questo definirà anche la quantità finale di materiale che potrà essere conferito. Le valutazioni sono in corso e non è esclusa una gestione pubblica del sito". Lo ha detto il presidente della Regione, Erik Lavevaz, rispondendo ad un'interpellanza sulla discarica di Pompiod presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista.
"Mi auguro che la gestione della discarica - ha replicato Erika Guichardaz (Pcp) - veda una maggiore presa in carico da parte della pubblica amministrazione. Rispetto alle future autorizzazioni è importante poi tenere in maggiore considerazione la tempistica delle fidejussioni, argomento di cui si sta occupando anche la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti.
Auspico che si possa andare nell'ottica individuata nelle conclusioni della perizia della Procura, in cui si evidenzia che un sito di discarica rimarrà tale nel tempo e bisogna concordare con i portatori di interesse una destinazione d'uso compatibile come ad esempio la riforestazione per il ripristino paesistico dell'area". Per Chiara Minelli (Pcp) "a prescindere da qualsiasi decisione sarà presa, bisogna pensare fin da ora a quale tipo di verifica di conformità attuare anche alla luce dei pregressi della discarica di Pompiod che non possono essere semplicemente annullati dalla posa di teli impermeabilizzanti".