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Spelgatti, Valle d'Aosta impreparata a seconda ondata Covid

Spelgatti, Valle d'Aosta impreparata a seconda ondata Covid

Barmasse, aumentati operatori per raccolta dati contagi

AOSTA, 18 novembre 2020, 17:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Di fatto la Valle d'Aosta è sempre in difficoltà: questo significa che la nostra regione non era pronta ad affrontare la seconda ondata, malgrado si sapesse da tempo che sarebbe arrivata. Bisognava lavorare alacremente, dalla primavera in avanti, per prepararsi: si è costruita una scuola in tempo record, mentre i lavori di realizzazione del fabbricato a servizio l'ospedale non sono nemmeno partiti". Lo ha detto la consigliera regionale Nicoletta Spelgatti (Lega Vda), presentando un'interpellanza e sottolineando "il ritorno della Valle d'Aosta sui giornali nazionali a seguito delle dichiarazioni del presidente dell'Istituto superiore di sanità circa la difficoltà a raccogliere e trasferire dati sul contagio, che rappresenta uno dei parametri per cui la nostra regione è rientrata in uno scenario di rischio elevato".
    L'assessore alla sanità ha replicato: "Si è provveduto a un progressivo adeguamento, presso l'azienda Usl, del numero di operatori dedicato alla raccolta dati e immissione sulla piattaforma regionale della Protezione civile e su quella dell'Istituto superiore della sanità: attualmente operano oltre 20 persone allocate presso la sede di Quart, o alla Scuola infermieri di Aosta. Un numero congruo di questi operatori è dedicato in via esclusiva all'inserimento dei dati sulla piattaforma dell'Iss: ciò ha permesso un recupero della quantità di dati inviati (dal 19,8% al 48,2%), e si ritiene che gli stessi possano raggiungere in tempi brevi la soglia minima (60%) richiesta dall'Istituto per soddisfare l'indicatore specifico".
    In ogni caso, ha spiegato l'assessore, "la difficoltà di raccogliere e trasferire dati sul contagio è uno tra i 21 parametri per cui la Valle d'Aosta rientra in uno scenario di rischio elevato, certamente non è l'unico e non è stato questo il motivo principale per cui la Valle d'Aosta è stata inserita in zona rossa. Il ritardo e l'incompletezza dei dati è stata originata dall'esplosione di casi e non a responsabilità specifiche del sistema: al 3 settembre la regione dall'inizio della pandemia aveva 1246 casi, al 16 novembre si è passati a un totale di 5345 casi con un aumento quindi di 4099 casi".
   

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