"La Valle d'Aosta è una terra di
volontariato. E' un luogo di confine, dove venivano accompagnate
e accolte le persone che si spostavano tra Canterbury e Roma.
Dove negli inverni, come nelle catastrofi, ci si rendeva utili
al prossimo. E' da sempre così". Lo ha detto il presidente della
Regione, Renzo Testolin, durante la conferenza stampa di
presentazione di Valle d'Aosta capitale del dono 2024. Per
questo "gli appuntamenti in calendario sono un modo per rendere
ancora più manifesto ciò che già avviene tutto l'anno, oltre a
essere un modo di valorizzare i nostri siti più belli. Penso che
sia un degno riconoscimento di questa voglia di regalarsi agli
altri".
"L'Europa del passato è ambivalente: non è solo solidarietà,
è anche storia di colonizzazione. Ma l'Europa del futuro si
gioca su solidarietà e cultura del dono. O l'Europa baserà le
scelte future su questo orizzonte o è destinata a sciogliersi",
ha aggiunto il sindaco di Aosta, Gianni Nuti.
"Il giorno del dono, il 4 ottobre, coincide con la festa di
San Francesco patrono d'Italia. Il Celva ha rinnovato l'invito
ai comuni valdostani a partecipare, e in questo momento sono
almeno dieci ad aver annunciato la loro partecipazione, a
partire da Aosta e Courmayeur", ha spiegato Sara Pinet,
responsabile Celva.
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