"Preoccupazione riguardo alla domanda di ufficializzazione del toponimo Breuil-Cervinia" che "porterebbe all'estinzione del nome del villaggio del Breuil" è stata espressa da alcune associazioni culturali valdostane, tra cui Nos Accents, il Comité des Traditions Valdôtaines e l'Anpi Valle d'Aosta, in una lettera inviata al Comune di Valtournenche.
"Il diritto internazionale - si legge - ci impone di salvaguardare i toponimi esistenti. La toponomastica, di competenza esclusiva della Regione Autonoma Valle d'Aosta in virtù dello Statuto speciale del 1948, rappresenta un patrimonio culturale immateriale. Dal punto di vista giuridico Breuil-Cervinia non esiste, il nome Breuil-Cervinia è sempre stato usato per convenzione, senza mai essere stato approvato da nessuno. Così, dal 1947 al 2023, il nome ufficiale del villaggio è sempre stato Breuil. Non ci opponiamo al toponimo commerciale della stazione sciistica Cervinia, che secondo noi dovrebbe continuare a coesistere con il toponimo di Le Breuil. Esistono sfide che minacciano il territorio ben più urgenti rispetto al nome del villaggio, come il cambiamento climatico, che fa lievitare i prezzi, o la mancanza di tutela del marchio Cervinia cui molti tengono. Sono questi i temi su cui dobbiamo lavorare, invece di cedere al revisionismo storico e a pressioni infondate, spesso intrisi di pulsioni identitarie espresse da persone estranee alla storia e la cultura della Valle d'Aosta".
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