"A Cogne abbiamo avuto una
pioggia di oltre 100 millimetri in sei ore, che è una pioggia
importantissima in questa regione, ricordiamoci che in Valle
d'Aosta piove poco, non è una regione piovosa. Quindi per Cogne
100 millimetri sono un settimo di quello che in genere avviene
un anno, ed è avvenuto in sei ore". Così all'ANSA il meteorologo
Luca Mercalli, ospite della serata inaugurale della 27/a
edizione del Gran Paradiso Film Festival al castello di
Aymavilles e, in diretta streaming, anche a Cogne e a
Rhêmes-Notre-Dame.
Mercalli ha poi sottolineato che le alte temperature hanno
inciso sull'alluvione dello scorso 29 e 30 giugno. "C'è da
tenere in considerazione l'elemento della temperatura elevata in
alta quota, cento anni fa a quattromila metri nevicava quindi
nella zona più elevata del Gran Paradiso non avremmo avuto un
contributo d'acqua come invece è accaduto. Lo zero termico era a
quattromila metri e poi la fusione della neve che da giorni
teneva i fiumi impetuosi, tutto sommato ha contribuito a una
situazione che era già ai limiti".
Riguardo ai cambiamenti climatici "le persone pensano che
siano una fake news, se non c'è accettazione non possiamo
prepararci". Secondo il meteorologo l'alluvione non poteva
essere in alcun modo evitata: "Abbiamo visto all'opera le forze
della natura scatenate, contro le quali non si può fare nulla.
Semmai deve essere una lezione per il futuro, riuscire a restare
il più possibile lontani dai fiumi perché si riprendono il loro
spazio, lo hanno sempre fatto in passato e lo faranno ancora di
più in futuro. Perché il riscaldamento climatico globale porterà
a una maggiore frequenza e intensità degli eventi estremi.
Dobbiamo essere preparati e gestire il territorio sulla vista
lunga, non soltanto sull'episodio del momento ma su quella che è
una situazione in divenire".
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