Quasi la metà delle imprese
valdostane che hanno risposto al sondaggio della Chambre
valdotaine (888 su 1.942, pari al 45,7%) ha dichiarato di avere
difficoltà a trovare personale. Tra queste, un terzo (33%)
ritiene l'adozione di politiche di welfare aziendale un valido
strumento per rendere la propria impresa più attrattiva,
soprattutto le imprese dei settori Trasporti e Servizi alle
imprese. Una bassa percentuale di imprese invece (4,7%) ritiene
di poter ricorrere alla digitalizzazione delle attività o
all'intelligenza artificiale per risolvere il problema del
reperimento di personale. Una su cinque (il 20,7%) vede come
soluzione la riqualificazione di immobili per nuove politiche
abitative ad uso dei lavoratori non residenti e una quota di
poco inferiore (il 17,9%) il ricorso a lavoratori stranieri.
Francesco Billari, rettore dell'università Bocconi e
professore di Demografia, ha illustrato alcuni dati Istat. Nel
2023 in Valle d'Aosta il numero medio di figli per donna è stato
di 1,16, poco sotto la media italiana di 1,20, e l'età media al
parto di 32,7 anni (media italiana di 32,5). Sul tema, ha detto
il presidente della Regione, Renzo Testolin, occorre
"riflettere" e "attuare delle politiche sociali di un certo tipo
che possano dare una sostenibilità per vivere nel nostro
territorio, delle opportunità per insediarsi per chi arriva da
fuori e dei motivi per investire su questo territorio da chi è
cresciuto al suo interno e da chi può vederlo come
un'opportunità arrivando da fuori".
Dal sondaggio della Chambre condotte tra le imprese, le
proiezioni per il 2024 mostrano una situazione relativa
all'organico che sembra stabile con quasi l'80% delle imprese
valdostane che non prevedono variazioni nel numero dei propri
occupati e l'11,2% delle imprese che stima di ampliarlo,
percentuale inferiore rispetto all'andamento del 2023. Il 21,1%
delle imprese intervistate dichiara di non avere dipendenti a
tempo determinato e l'8,3% di non avere dipendenti di genere
femminile.
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