E' aumentata del 25,2% la concentrazione media annuale di nichel nelle polveri sottili pm10 registrata dalla stazione industriale di Arpa in via Primo maggio ad Aosta, nelle vicinanze dello stabilimento Cogne acciai speciali. Dai 14,7 nanogrammi per metro cubo misurati nel 2022 si è passati a 18,4 nel 2023, rispetto a un valore obiettivo fissato a 20. La concentrazione dello scorso anno è la più alta almeno dal 2018, da quando cioè inizia la serie storica pubblicata da Arpa nel rapporto sulla qualità dell'aria in Valle d'Aosta nel 2023.
L'aumento riguarda anche la stazione di fondo urbano di via Liconi (da 3 a 5,4) mentre si registra un calo in quella di piazza Plouves (da 9,3 a 7,8). Il nichel, ricorda Arpa, è "un indicatore delle emissioni dello stabilimento Cas che produce acciai inossidabili con alto contenuto di nichel e cromo"; nel 2020 il suo valore è risultato "molto inferiore rispetto agli altri anni in relazione alla minore produzione dello stabilimento Cas per via delle misure di restrizione per la pandemia causata dal virus Covid-19". Per quanto riguarda "arsenico, cadmio e piombo i valori negli ultimi dieci anni si mantengono molto bassi e non dimostrano variazioni apprezzabili".
Il report completo pubblicato oggi integra il rapporto sintetico diffuso nei mesi scorsi, dal quale già era emerso che "la qualità dell'aria nel 2023 in Valle d'Aosta è stata complessivamente buona" e che "l'ozono è l'unico inquinante critico" per la regione dato che "le concentrazioni rilevate e il numero di superamenti delle soglie continuano a non rispettare gli obiettivi previsti dalla legge".
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