La giunta regionale della Valle
d'Aosta ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio contro il
decreto sul 'Riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a
100 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni di euro per le
province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni 2024
e 2025'. Il contributo aggiuntivo richiesto ai Comuni valdostani
è di 495mila 456 euro annui per il 2024 e 2025. Le cifre per
ogni ente locale sono dettagliate nel provvedimento del
ministero dell'Interno, di concerto con il ministero
dell'Economia, del 29 marzo scorso.
La Regione, lo scorso gennaio, aveva promosso questione di
legittimità costituzionale per la parte della legge del 27
novembre 2023 numero 170 che, per i comuni valdostani, prevede
il contributo aggiuntivo. L'esecutivo guidato da Renzo Testolin
ritiene che il versamento non sia dovuto in ragione delle
attribuzioni della Regione autonoma in materia di finanza
locale, ai sensi dello Statuto speciale e delle relative norme
di attuazione.
In pendenza del giudizio di legittimità davanti alla
Consulta, la Regione non ha versato l'importo richiesto entro il
termine fissato del 30 aprile scorso. Per questo ha ritenuto
opportuno ricorrere al Tar del Lazio, affidando il mandato al
professor avvocato Giovanni Guzzetta.
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