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"Sguardi di intesa", a Aosta la moda fotografata dalle donne

"Sguardi di intesa", a Aosta la moda fotografata dalle donne

Esposizione al Centro Saint-Benin dal 23 marzo al 22 settembre

AOSTA, 14 marzo 2024, 11:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Si intitola "Sguardi di intesa. La moda fotografata dalle donne" la mostra allestita al Centro Saint-Bénin di Aosta dal 23 marzo al 22 settembre. L'esposizione è curata da Angela Madesani. "E' la prima mostra istituzionale nel nostro Paese in cui viene proposta una ricognizione sulla fotografia di moda realizzata dalle donne. Nel corso del tempo la donna è stata soggetto delle immagini di moda, raramente artefice: qui ci si pone dall'altro punto di vista. Il titolo è un richiamo a questa prospettiva e all'intesa che si crea tra chi fotografa e chi è fotografato. La rassegna si propone di evidenziare l'evoluzione della fotografia di moda realizzata dalle donne, che ha sviluppato una propria estetica e che rivela una commistione tra i linguaggi della fotografia e dell'arte" si legge nella presentazione.
    La mostra è introdotta da una sezione di ambito sociale in cui si analizza, partendo da un'immagine vintage di Tina Modotti, il lavoro che sta dietro la moda, fatto molto spesso dalle donne: le tessitrici, le sarte, le operaie. Sono soprattutto immagini degli anni Sessanta e Settanta in cui le fotografe hanno letto con un intento di ricerca e di denuncia il mondo del lavoro femminile. La seconda sezione della mostra è dedicata alle autrici che per prime si sono occupate della fotografia di moda in Italia, come Lori Sammartino, che ha raccontato il mondo fiorentino di Palazzo Pitti. Il percorso espositivo prosegue con ricerche di ambito artistico, come quelle di Florence Henri, protagonista delle avanguardie degli anni Trenta. La rassegna propone quasi tutti materiali vintage (circa l'80% delle opere in mostra sono originali) e ospita le opere di Brigitte Niedermair (che ha recentemente realizzato campagne fotografiche per Dior), Maripol, Ellen von Unwerth, Julia Hetta. Una sezione finale è dedicata ad alcune artiste emergenti: Lucia Giacani, Angelica Cantù Rajnoldi e la giovanissima valdostana Veronique Mazzoli. 
   

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