Un bilancio di fine mandato
2015-2020 che "riportava contenuti all'evidenza propagandistici"
e realizzato con "un incarico a professionisti esterni
all'Ente": la procura regionale della Corte dei conti contesta
all'ex giunta comunale di Aosta guidata da Fulvio Centoz,
all'allora segretario generale e all'allora responsabile del
servizio finanziario, un presunto danno erariale di poco meno di
15 mila euro (14.972,45). Diffusa nel febbraio di quattro anni
fa, la "relazione di fine mandato" della giunta Centoz era stata
realizzata dalla società Acta consulting di Torino.
Secondo il procuratore regionale della Corte dei conti,
Giuseppe De Rosa, la normativa prevede che "il compito della
redazione della stessa in capo al Servizio finanziario del
Comune". Inoltre il bilancio di fine mandato "non costituisce
obbligo per gli enti locali dell'ordinamento regionale
valdostano". Infine i "contenuti all'evidenza propagandistici -
diversi da quelli chiesti dalla" legge - sono in contrasto con
"il divieto di svolgimento, nel periodo elettorale, di attività
di comunicazione non strettamente istituzionali" per gli organi
comunali. Nel mirino della procura contabile ci sono in
particolare due delibere di giunta.
A seconda dei ruoli, le contestazioni vanno da circa 110 euro
fino, per l'ex sindaco Centoz, a 2.600 euro. Ex membri di giunta
e dirigenti sono decisi a far valere le proprie ragioni
nell'udienza in calendario nel prossimo maggio. Annunciando la
pubblicazione del documento, quattro anni fa il Comune di Aosta
aveva definito un "obbligo" la relazione di fine mandato (in
base all'articolo 4 del decreto legislativo 149/2011). "In
ottemperanza alla massima trasparenza - si legge all'inizio
della relazione - e alla non autoreferenzialità di questo tipo
di comunicazione, ci si è basati su informazioni e dati
ufficiali passati al vaglio del Consiglio comunale/commissioni
e/o del revisore dei conti".
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