La segreteria generale del Savt
chiede di andare avanti con i lavori di ristrutturazione e
ampliamento dell'ospedale Parini. "Aspetti procedurali che
parrebbero essere carenti, esposti, conseguenti inevitabili
indagini, sono solo gli ultimi piatti di un menù - scrive il
sindacato in una nota - che si è iniziato a scrivere nel 2007,
quando è stato fatto il referendum sull'ospedale. Tanto, troppo
tempo è passato da allora. Non è questione di fare tifo o di
schierarsi per una soluzione piuttosto che per un'altra. Bisogna
fare tifo solo per i cittadini valdostani, che si vedono
costretti ad assistere ad uno spettacolo che va a loro
discapito".
Secondo il Savt "negli ultimi anni il livello dei servizi
sanitari in Valle d'Aosta ha subito un duro rallentamento. E
sicuramente non è colpa di chi vi opera con grande impegno ogni
giorno. La carenza in organico di figure specialistiche messa
insieme ai continui cambi di gestione politica-amministrativa
hanno dato vita ad una miscela esplosiva. E come spesso accade
non sono mancati, poi, i comitati popolari a soffiare sul fuoco.
Come segreteria generale del Savt riteniamo che non si possa più
perdere tempo in questo ambito. Delle decisioni sono state
prese, condivisibili o no, e vanno portate avanti. Non si può
cercare di bloccare di nuovo tutto. Se vi sono aspetti
procedurali/burocratici che devono essere perfezionati lo si
deve fare il prima possibile. Senza indugiare. La Valle d'Aosta
ha bisogno di un presidio ospedaliero moderno e funzionale.
Serve ai valdostani e ai turisti che fanno visita alla nostra
Regione".
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