Accertare "le eventuali
responsabilità contabili dei soggetti coinvolti: il presidente
della Regione Valle d'Aosta e/o assessori delegati competenti,
l'Unità sanitaria locale della Valle d'Aosta in persona del suo
direttore generale, il Comune di Aosta in persona del suo
sindaco e coloro che sono stati eventualmente incaricati, nel
tempo, di azioni conseguenti od emergenti dalle varie
deliberazioni regionali citate ed adottate". E' quanto chiede il
comitato Vallée Santé nell'esposto trasmesso la settimana scorsa
alla procura di Aosta, alla Corte dei conti e all'Anac in
relazione all'iter di ampliamento dell'ospedale Parini.
Nella segnalazione si chiede anche di accertare "in base a
quale criterio di efficacia ed efficienza l'amministrazione
regionale proceda nella volontà di 'ristrutturare ed ampliare'
il presidio ospedaliero Umberto Parini (ex- Mauriziano) visto
che non è mai stato effettuato uno studio comparativo di costi e
benefici tra le opzioni 'ristrutturazione-ampliamento' oppure
'nuova struttura ospedaliera decentrata'".
Infine la richiesta è di stabilire "quali siano, in caso di
accertamento per colpa e/o dolo (oltre ai già citati principi di
efficienza, efficacia, anche quelli di trasparenza ed
economicità costituzionalmente richiesti in interventi pubblici
similari) le misure ritenute più opportune nei confronti dei
soggetti eventualmente responsabili del danno erariale cagionato
oltre che dell'eventuale danno alle persone che da tali
lungaggini hanno patito conseguenze negative (vedi mancati
ricoveri per mancanza di posti letto, allungamento delle liste
di attesa o rinvio di sedute operatorie o visite ambulatoriali
per carenza di spazi o posti letto)".
L'esposto è stato presentato nel corso di una conferenza
stampa indetta dal comitato.
Comitato Vallée Santé, "faro sul continuo cambio di piani"
"In questi mesi assistiamo a nuove delibere orientate a una nuova progettazione a conferma del continuo cambio di piani e questo non per rispondere a reali esigenze di migliorare e rendere più efficiente un servizio sanitario regionale (in particolare la rete ospedaliera), ma per motivazioni che non riusciamo a comprendere. Anche per questo riteniamo che sarebbe utile accendere un faro sulla stratificazione di provvedimenti che ci ha trovati tristemente impreparati davanti allo tsunami della fase pandemica". Così il comitato Vallée Santé nell'esposto trasmesso la settimana scorsa alla procura di Aosta, alla Corte dei conti e all'Anac in relazione all'iter di ampliamento dell'ospedale Parini. Nel corso della conferenza stampa sul tema ha posto l'accento Emanuela Jordan, componente del comitato e infermiera in pensione,
Secondo il comitato c'è "un susseguirsi di soluzioni progettuali di cui non è agevole percepire la ratio e la reale portata. Una situazione che ha portato a possibili sperperi di risorse pubbliche, visto che per importanti attività e specialità (si veda la riabilitazione post-interventi orto-traumatologici) è stato necessario trovare spazi esterno al complesso ospedaliero o usare strutture private (vedi a suo tempo il Day-hospital per l'uso di Sale operatorie a supporto di quelle ospedaliere o la convenzione integrativa con la clinica Isav di Saint-Pierre), con i relativi costi che si sarebbero potuti risparmiare se si fossero evitate copiose riprogettazioni e revisioni decisionali".
"Noi - ha detto il portavoce del comitato, Enzo Blessent - suggeriamo un nuovo ospedale. Almeno ci si fermi a fare questo confronto che mai è stato fatto in 30 anni". "Il nostro comitato è apolitico e trasversale" e questa è "una segnalazione di garanzia" perché "non abbiamo in mano tutta la documentazione", ha spiegato Valter Manazzale. Nives Paroli, caposala del Parini in pensione, ha sottolineato che sarebbe difficile realizzare una ottimale riqualificazione energetica per l'attuale ospedale. Tra gli esponenti politici in sala Alberto Zucchi, presidente di Fdi Vda, e Diego Lucianaz, consigliere regionale del gruppo Rv.
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