"Le plastiche dure devono quindi
essere avviate da Enval a riciclo anche se non godono di
contributi Conai". Così in una nota Valle virtuosa, commentando
la notizia dell'esaurimento prematuro della discarica di
Brissogne, "con il termine stimato al ribasso dal 2035 al 2031".
"Per ammissione del direttore Tecnico di Enval", scrive
l'associazione ambientalista riferendosi all'Osservatorio
comunale dei rifiuti di Aosta del 12 gennaio scorso, "le
plastiche dure che, non essendo imballaggi, vengono conferite in
modo separato alle isole ecologiche, non vengono inserite nella
filiera del riciclo e vengono smaltite nella discarica di
Brissogne velocizzandone l'esaurimento. Si tratta di
comportamento ingiustificato. Enval, infatti, avendo vinto
l'appalto per la gestione integrata per 17 anni di tutti i
rifiuti valdostani è tenuta a rispettare le indicazioni
contenute nel Prgr '22 - '26 approvato con la legge regionale
numero 4 del 9 maggio 2022. Il Piano in diverse occasioni
afferma che l'attività del centro di Brissogne deve essere volta
a massimizzare il risparmio di risorse minimizzando lo
smaltimento delle stesse in discarica, indipendentemente dal
fatto che siano o meno degli imballaggi e che godano o meno dei
contributi Conai".
Secondo Valle virtuosa "lo spazio in discarica costituisce
una preziosa risorsa per il territorio che deve essere tutelata.
Se Enval non si impegna subito ad incrementare l'attività di
riciclo sarà impossibile nel 2035 contenere gli smaltimenti
sotto il 10% del totale dei rifiuti prodotti".
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