"Di essere ricordato in particolare
per quel processo lì devo dire che non mi fa tanto piacere. E'
stato il processo più sgradevole che io ho avuto e io sono
fermamente convinto che i processi non si fanno in tivù, ma si
fanno nei tribunali. E vedere che veniva quasi fatto il
contrario, comunque che venisse fatto un processo parallelo a me
ha dato alquanto fastidio". Così il presidente del tribunale di
Aosta, Eugenio Gramola, sul caso di Cogne: nel 2004, da giudice
per l'udienza preliminare, condannò in primo grado a 30 anni di
reclusione Annamaria Franzoni per l'omicidio del figlio, il
piccolo Samuele Lorenzi. "Io - ha aggiunto Gramola - comunque mi
sono fatto il mio processo tranquillamente, sono riuscito a
farmi vedere meno possibile e quindi tutto sommato il lato
giudiziario credo che abbia funzionato ragionevolmente bene".
Da quasi 35 anni al palazzo di giustizia di Aosta, Gramola ha
incontrato i giornalisti due giorni dopo la nomina, da parte del
Csm, a presidente della Corte d'appello di Trento, che il
giudice prevede di raggiungere tra circa un mese.
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