La prima parte della stagione invernale fa segnare un dato positivo per il fatturato delle società degli impianti a fune valdostane. "Al 7 gennaio siamo a circa un milione di primi ingressi e 40 milioni 870 mila euro di fatturato", dice all'ANSA Ferruccio Fournier, presidente dell'Avif. Nello stesso periodo della passata stagione il fatturato era a quota 38,5 milioni.
"Riguardo ai primi ingressi c'è stata una piccola diminuzione, nell'ordine del 2% circa. Siamo sulla media delle ultime tre stagioni, escludendo quella della pandemia", quindi considerando il 2019-20, 2021-22 e 2022-23. "Si tratta ancora - specifica Fournier - di dati provvisori perché devono ancora essere un po' elaborati".
"Eravamo partiti molto bene, poi - aggiunge - hanno pesato le condizioni meteo, con il vento che ha condizionato l'apertura di alcuni impianti. Credo che abbiamo motivo senz'altro di essere più che soddisfatti".
Per quanto riguarda il fatturato, “rispetto alla media delle ultime tre stagioni, escludendo il 2020-21 - aggiunge Fournier - siamo nell’ordine di un aumento del 16-17%. E’ importante che negli ultimi tre anni ci sia stata una crescita. Siamo soddisfatti noi, gli albergatori e chi lavora nel mondo della neve. La gente c’è, viene a sciare. Lo sci alpino è sempre di moda”.
“Questi sono dati aggregati, ma la situazione - aggiunge - varia a seconda dei comprensori sciistici. La parte occidendale della Regione ha avuto delle condizioni di innevamento e meteorologiche migliori rispetto a quella orientale. A inizio stagione qualche stazione non ha potuto avviare al meglio gli impianti di innevamento. Le piccole hanno avuto problemi, tranne Crévacol, anche se sul fatturato complessivo non hanno un peso preponderante”.
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