I gruppi di minoranza in Consiglio comunale ad Aosta - La Renaissance valdôtaine, Lega, Forza Italia - hanno criticato lo scarso preavviso con cui è stata convocata l'assemblea straordinaria che ha approvato la proposta di collaborazione pubblico-privato (leasing in costruendo) per realizzare un nuovo palaghiaccio in corso Lancieri. I consiglieri di opposizione hanno lamentato di aver ricevuto una parte degli atti appena mezz'ora prima dell'inizio della riunione.
"Mi scuso per i tempi, l'urgenza - ha detto il sindaco, Gianni Nuti - è determinata dal fatto che la banca ha comunque vincolato dei denari che diversamente svincolerebbe prima della fine dell'anno. Dunque noi abbiamo bisogno di dare una dimostrazione di impegno e interesse pubblico affinché l'alleanza tra costruttore, banca e gestore possa andare a buon fine. Altre strade non ce n'erano, avrebbero impedito l'utilizzo del palaghiaccio per almeno tre anni, facendo morire un settore" che conta 500 tesserati, oltre ai praticanti amatoriali.
"Amo la mia città e desidero approfondire la questione. Su una delibera di questa portata si poteva convocare oggi la commissione competente, discutere l'atto amministrativo con i tecnici e inserire la delibera nel Consiglio della prossima settimana. E' una grande scommessa anche la gestione ventennale", ha replicato Bruno Giordano (Lega). "Non vedo un palazzetto del ghiaccio ma uno scatolone del ghiaccio", ha attaccato Sergio Togni (Lega), criticando l'architettura della struttura. "Ci chiedete un voto al buio, nessuno ha avuto il tempo di esprimersi su questo dossier così importante. A voler pensare male rischia di apparire come una volontà di mettere in difficoltà chi verrà dopo", ha detto Giovanni Girardini (La Renaissance valdôtaine). "Si sono persi 1,5 milioni di fondi del Pnrr, il 25% degli interessi, che sono un terzo degli investimenti. Il Comune avrebbe potuto pensare all'accesso al credito sportivo del Coni, invece ha optato per la soluzione più onerosa", ha sottolineato Renato Favre (Forza Italia).
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