Claudio Albertinelli è stato confermato per i prossimi cinque anni segretario generale del Savt, al termine del 28/o congresso del sindacato, che si è svolto il 14 e 15 dicembre presso il salone Bccv di Gressan. Per la prima volta la figura alla guida del Syndicat autonome des travailleurs valdôtains è stata eletta direttamente dai congressisti, a scrutinio segreto. Si sono recati alle urne 202 su 223 delegati che avevano diritto al voto. Albertinelli, unico candidato, ha ottenuto 170 preferenze.
"La presenza di una sola candidatura - ha detto Albertinelli in apertura del congresso - non deve essere vista come un problema, una debolezza o una mancanza di democrazia, ma come una forma di solidità e un segno di compattezza. I cinque anni che si concludono oggi sono stati difficili, tra le dimissioni dell'ex segretaria generale, la pandemia e una guerra sindacale che ci ha portati in tribunale. Essere ancora insieme e uniti determina lo stato di salute del sindacato".
"Con questo congresso, - ha sottolineato - si volta pagina.
In questi anni il Savt ha navigato acque turbolente nei rapporti con le principali organizzazioni sindacali. Noi nasciamo per rappresentare la minoranza valdostana e non vogliamo essere in contrapposizione con le organizzazioni nazionali, ma lavorare al loro fianco ed essere complementari. Abbiamo un ruolo e non vogliamo che venga messo in discussione come avvenuto. Oggi i rapporti sono più distesi, possiamo voltare pagina e chiudere un passato tribolato. La nostra forza sono i lavoratori, non i rapporti con gli altri o i tribunali e su questa dobbiamo basarci per vincere tutti insieme. Dobbiamo avvicinare i giovani al sindacato, far valere il rapporto umano e arrivare a un sindacato propositivo, non che si limiti a porre problemi senza dare soluzioni".
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