"Dovremo cercare di rafforzare
sempre più la contrattazione territoriale, sia essa di primo o
di secondo livello, sia essa collettiva o aziendale". Così
Claudio Albertinelli, segretario generale del Savt e unico
candidato per il prossimo mandato quinquennale, nella relazione
del 28/o congresso del sindacato, 'Projeter et innover: travail,
sécurité et identité pour la Vallée d'Aoste de demain'. "Altro
ambito sul quale si dovrà intervenire quanto prima - afferma
Albertinelli - è sicuramente quello della costituzione di un
fondo sanitario integrativo regionale". La relazione del
segretario tocca tutti gli ambiti che riguardano il sindacato,
dall'ambiente - "occorre incrementare il numero degli addetti
idraulico-forestali" - all'industria ("è fondamentale insistere
sulla formazione professionale").
Spazio anche ai rapporti con le altre sigle. Per Albertinelli
"dopo 70 anni di storia, si è voluto mettere in discussione la
possibilità del Savt di svolgere appieno il proprio ruolo
sindacale". Il riferimento è alla sentenza della Corte d'appello
di Torino del luglio 2022 - impugnata in Cassazione - secondo
cui al sindacato manca il "requisito della rappresentatività sul
piano nazionale, non essendo peraltro il Savt neppure
un'associazione sindacale costituita tra lavoratori appartenenti
ad una minoranza linguistica presente nella Regione autonoma
Valle d'Aosta". Il provvedimento aveva accolto un ricorso di Uil
Fpl Vda e Cisl Cfp Vda. Segnali di distensione sono arrivati sia
dallo stesso Albertinelli - serve "consolidare e rafforzare le
relazioni con le altre organizzazioni" - sia dai segretari dei
sindacati confederali, a partire da Jean Dondeynaz (Cisl): "E'
sui temi del vostro congresso che dobbiamo provare a ritrovarci
e soprattutto a inaugurare una nuova stagione sindacale".
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