Più persone che fanno sport e meno che fanno uso abituale di alcol, un aumento dei laureati e della formazione continua, la crescita della diffusione della banda larga, un calo del tasso di emigrazione ospedaliera, una riduzione della quota di persone con adeguata alimentazione e di investimenti in agricoltura, un forte peggioramento per la durata dei procedimenti civili. E' in sintesi quanto emerge dalla sezione dedicata alla Valle d'Aosta del Rapporto "I territori e lo sviluppo sostenibile 2023", promosso dall'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) e relativo al periodo tra il 2010 e il 2022.
In dettaglio la regione alpina mostra miglioramenti per salute, istruzione, acqua, energia, imprese, infrastrutture e innovazione, disuguaglianze, città e comunità ed economia circolare. Peggiorano invece agricoltura e alimentazione, vita sulla terra e istituzioni. Il Rapporto, giunto alla quarta edizione, analizza il posizionamento, l'andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Province autonome, Città metropolitane e Province rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite sulla base di circa 100 indicatori statistici e affronta temi di grande rilievo e attualità le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico e altri rischi (sismico, vulcanico, desertificazione, siccità, incendi), rigenerazione urbana, qualità dell'aria, infrastrutture, politiche abitative.
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