"Noi siamo diversi, noi non possiamo
lavorare con chi nega l'olocausto, con chi punta a conquistare
gli elettori che odiano ebrei, omossesuali, con chi ha paura del
diverso da noi. Noi siamo un'altra cosa, siamo dei liberali di
centro. Siamo quella forza in Valle d'Aosta profondamente
autonomista, profondamente regionalista. Io non ho mai visto un
governo di sinistra difendere le autonomie speciali. Ditelo
questo, ditelo anche ai nostri amici dell'Union valdôtaine: noi
non siamo alternativi agli autonomisti. Noi siamo alternativi
alla sinistra". Così Emily Rini, coordinatrice regionale di
Forza Italia, al congresso regionale del partito in corso in una
gremita sala convegni della Bcc di Aosta.
"Noi siamo autonomisti perché - ha aggiunto Rini - le uniche
riforme portate avanti a livello statale in senso decentratore
del potere, ovvero dare il potere ai cittadini, sono arrivate
dal centrodestra. Dalla riforma del titolo V in avanti. Allora
il nostro obiettivo deve essere quello di rafforzare
l'autonomia, che non deve essere sbandierata solo come uno
spauracchio durante le elezioni per acchiapparsi due voti in
più. Ma deve essere rafforzata con dei rapporti leali, concreti,
continui con le sedi dove le decisioni vengono prese: il
parlamento italiano e Bruxelles".
Riguardo al segretario nazionale del partito, nonché ministro
degli Esteri, RIni ha detto: "Noi valdostani dobbiamo essere
molto grati ad Antonio Tajani perché da sempre dedica alla Valle
d'Aosta un'attenzione quasi sproporzionata. Perché qualunque
problema, ogni volta che noi gli sottoponiamo una criticità del
nostro territorio, lui si adopera per dare una risposta. Questa
è la politica di cui ha bisogno il nostro Paese, di cui ha
bisogno anche la nostra Regione".
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