"Il vallone di Cime bianche sarei il primo a non toccarlo, ma sono anche sempre stato aperto al dibattito, come ho fatto con le ruspe. Bisogna parlare delle cose, il dibattito sensibilizza. Dobbiamo sederci a un tavolo e parlare del futuro". Lo ha detto l'alpinista, scrittore e divulgatore Hervé Barmasse, intervenendo ad un evento organizzato dal quotidiano La Stampa ad Aosta, in merito al progetto di un collegamento funiviario tra la Val d'Ayas e la Valtournenche.
"Cime Bianche? Tutto parte dal 2017 - ha aggiunto - quando l'allora sindaco di Valtournenche pensava a una nuova Miami a Cervinia. Difenderei quel vallone a spada tratta, ha una bellezza naturale addirittura preservata a livello nazionale ed europeo. E' un gioiello, non lo vuoi preservare? Diciamo una cosa e ne facciamo un'altra? Sono stato anche il primo ad aprire al riutilizzo degli impianti magari con fini differenti, anche culturali" ha aggiunto. "Nessuno mi ha mai invitato - ha concluso Barmasse - e soprattutto in Regione sono visto come una pecora nera perché ho avuto la fortuna di non passare attraverso l'abbraccio politico per potermi esprimere in senso assoluto tramite radio, televisione, stampa. Non vengo mai interrogato neanche dai miei colleghi guide alpine perché, quando dico che è sbagliato andare a plastificare le montagne di 8.0000 metri con delle spedizioni sponsorizzate con soldi pubblici che hanno un impatto incredibile in senso ambientale, vengo visto come chi va contro qualcuno. Ma io apro al dibattito, che non piace a nessuno o piace poco alla Regione Valle d'Aosta".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA