Ha risposto alle domande del gip e negato ogni addebito il diciottenne valdostano arrestato venerdì 24 novembre con l'accusa di stalking nei confronti della ex fidanzata sedicenne, a cui avrebbe rivolto anche la minaccia: "Ti faccio fare la fine di quella là". Un evidente riferimento all'omicidio di Giulia Cecchettin. L'interrogatorio di garanzia nel carcere di Brissogne è durato oltre un'ora e si è svolto alla presenza del gip di Aosta e dell'avvocato del giovane. Il difensore ha chiesto al giudice la sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari - istanza rispetto alla quale il pm Manlio D'Ambrosi ha dato parere negativo - e la decisione del giudice è attesa entro 48 ore.
Il 22 novembre i genitori della giovane studentessa valdostana erano andati in caserma per denunciare una situazione "divenuta insostenibile". Gli inquirenti hanno ricostruito che la relazione tra i due - che abitano a qualche decina di chilometri di distanza - era cominciata l'estate del 2022, quando entrambi erano ancora minorenni. Un rapporto diventato presto un incubo per via del crescente desiderio di controllo da parte del ragazzo e di quelle che poi sono diventate vessazioni psicologiche, minacce e violenze. Pochi mesi dopo, a dicembre, i genitori avevano scoperto uno dei tanti messaggi di insulti ricevuti dalla figlia. Di qui la decisione della giovane di interrompere ogni tipo di rapporto con il ragazzo.
Una scelta che il diciottenne non ha voluto accettare, cominciando a inviarle messaggi minatori, per poi passare a pedinarla fin davanti a scuola, con appostamenti anche alla fermata dell'autobus. Quindi, la settimana scorsa, la frase considerata una minaccia di morte e la denuncia dei familiari ai carabinieri.
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