I guardaparco del Parco nazionale
del Gran Paradiso hanno sventato, lunedì scorso, un tentativo di
bracconaggio in Valnontey, nel comune di Cogne. Hanno colto in
flagranza di reato - fa sapere l'ente parco - un cacciatore di
frodo, "ed evitando l'uccisione o il ferimento di uno o più
esemplari della numerosa fauna presente nella zona".
Giovanni Bracotto, Mario Bizel e Alice Naudin, durante il
proprio turno di servizio hanno intercettato un pick-up in
Valnontey, sul quale era appostato il bracconiere, armato di un
fucile che era in procinto di usare. Alla vista dei guardaparco
l'uomo è fuggito, forzando il posto di blocco e colpendo ad una
mano, con lo specchietto del pickup, uno dei guardaparco
intervenuti per bloccarlo (causando una contusione con sette
giorni di prognosi). Identificato, in quanto individuo già noto
al Corpo di sorveglianza e residente a Cogne, è stato
immediatamente segnalato alla magistratura e ai carabinieri che
lo hanno fermato il giorno seguente al rientro a casa.
È seguita la perquisizione del domicilio e il sequestro del
pickup, di alcuni fucili da caccia e proiettili che il
bracconiere non avrebbe potuto detenere, in quanto gli era già
stato revocato precedentemente il porto d'armi; i guardaparco
hanno quindi proceduto alla denuncia, per violazione della legge
sulla caccia e per introduzione di armi e caccia all'interno di
un Parco Nazionale, oltre che per resistenza a pubblico
ufficiale, lesioni e detenzione abusiva di armi. Rischia una
pena massima fino a cinque anni di reclusione e una sanzione
pecuniaria fino a 12.500 euro.
"Un plauso - dichiara Bruno Bassano, direttore del Parco - ai
nostri guardaparco che hanno prontamente sventato un tentativo
di bracconaggio proprio nel cuore dell'area protetta".
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