La popolazione valdostana non
servita da sportelli bancari nel proprio comune è passata dal
22,2% del 2015 (3,8% in Italia) al 32,6% del 2022 (6,8%). Dal
2013 al 2022 il numero di sportelli in Valle d'Aosta è calato di
31 unità, passando da 99 a 68. Si registra una diminuzione
generalizzata dal 2008, sia nell'eurozona sia in Italia. Nella
regione alpina, in rapporto al numero di abitanti, il grado di
"bancarizzazione rimane tuttavia più elevato". I dati emergono
da un'analisi sul tema condotta nelle regioni da Banca d'Italia.
Il rapporto mette a confronto poi il numero di sportelli
bancari della Valle d'Aosta ogni 100 mila abitanti (55,3) con
quello delle province di Trento (67,3) e Bolzano (61,7).
In Valle d'Aosta il numero di comuni privi di sportelli
bancari è passato da 43 a fine 2015 a 50 a fine 2022, su 74
complessivi. Gli enti locali che ne sono privi nella maggior
parte dei casi hanno meno di mille abitanti.
Tuttavia molti comuni privi di sportelli bancari sono invece
serviti dalle Poste: gli enti locali che non sono serviti né da
uno né dall'altro servizio rappresentano il 2,4% della
popolazione regionale (0,2% in Italia). Un dato che riflette, fa
sapere Banca d'Italia, la maggiore concentrazione in Valle
d'Aosta della popolazione in comuni con meno di mille abitanti
(il 15,7%, a fronte dell'1,9% in Italia).
Banca d'Italia considera poi che nella regione alpina le
distanze da percorrere in auto per raggiungere il primo comune
servito da una banca "sono generalmente contenute", cioè tra i
dieci e i venti minuti. Emerge inoltre che, come nel resto
d'Italia, il ricorso ai bonifici online ha raggiunto una quota
del 90% e l'uso dell'home banking il 75% (in Italia circa il
60%).
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