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Traforo del Gran San Bernardo, pressing svizzero sull'Italia

Traforo del Gran San Bernardo, pressing svizzero sull'Italia

"Servono 27 milioni per i lavori o saremo costretti a chiudere"

AOSTA, 14 novembre 2023, 17:58

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"Se la situazione non si sblocca, non ci saranno le condizioni per garantire la sicurezza e saremo costretti a chiudere il tunnel".
    Così Olivier Français, presidente della Sisex, società che gestisce la porzione svizzera del traforo del Gran San Bernardo, a tvsvizzera.it. Il riferimento è ai 27 milioni di euro (26 milioni di franchi) che l'Italia dovrebbe versare per mettere in sicurezza il traforo che collega la Valle d'Aosta al Vallese (Svizzera). Fondi necessari al restauro della soletta di ventilazione, dopo un crollo avvenuto nel 2017, e che la controparte elvetica ha già stanziato. Ma la questione riguarda anche il rinnovo fino al 2070 della concessione che scadrà nel 2034, in modo da avere garanzie per ottenere finaziamenti da destinare ai cantieri: un'ipotesi che vede la Svizzera favorevole.
    Dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a margine della riunione della Comunità politica europea a Granada (Spagna) il presidente della Confederazione svizzera, Alain Berset, aveva detto che il suo Paese è "piuttosto preoccupato" - riporta la stampa elvetica - per le condizioni del traforo e che l'Italia si è impegnata a partecipare al costo dei lavori ma non ha ancora erogato i fondi. Il governo italiano nel 2022 - riporta tvsvizzera.it - avrebbe chiesto il nullaosta sulla compatibilità della partita transfrontaliera con la legislazione Ue. L'ufficio stampa della Commissione europea comunica alla testata che l'esecutivo dell'Unione "è in contatto con le autorità italiane".
    Edi Avoyer, presidente di Sitrasb, la società che gestisce la parte italiana della galleria, dice a tvsvizzera.it di aver chiesto all'esecutivo italiano "un finanziamento-ponte" per i lavori in corso. Se non ci saranno sviluppi, avverte che Sitrasb si rivolgerà al Tar.
   

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