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Pcp, sul Defr la maggioranza del 'no' a prescindere

Pcp, sul Defr la maggioranza del 'no' a prescindere

"Tutte respinte le nostre costruttive proposte"

AOSTA, 11 novembre 2023, 13:21

Redazione ANSA

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"Pcp ha cercato di formulare proposte costruttive rispetto al testo presentato e modifiche migliorative in vari settori presentando 14 ordini del giorno e dieci emendamenti. Sono stati tutti respinti con un atteggiamento di rifiuto tipico di quella politica del 'no' a prescindere". Così il gruppo Pcp commenta in una nota il dibattito in Consiglio Valle sul Documento di programmazione economico finanziaria 2024-2026.
    Secondo Pcp si tratta di "una chiara 'scelta' che ha visto non solo gli autonomisti cassare in blocco tutte le proposte, ma anche il gruppo Fp-Pd, che non ha sostenuto la misura del salario minimo (per cui il Pd valdostano ha organizzato una raccolta firme!), non ha preso le distanze dall'autonomia differenziata e dalla fallimentare politica per un grande aeroporto commerciale, tema su cui il presidente Bertin ha costruito buona parte della sua azione politica, in tempi che appaiono lontani anni luce. Una totale chiusura che in realtà è rivelatrice di un atteggiamento difensivo di chi teme il confronto e si dimostra sempre più arrogante e superficiale, insofferente e debole nelle argomentazioni, ripetitivo e monotono nel bollare come ideologica e strumentale l'azione politica che portiamo avanti lavorando con serietà e impegno".
    Il Defr approvato dopo tre giorni di dibattito, secondo le consigliere Chiara Minelli ed Erika Guichardaz "è un documento che è stato presentato tardivamente e che non sarà fonte di indirizzi visto che il bilancio di previsione è già stato scaricato dalla giunta e presentato pubblicamente prima della sua trasmissione alle commissioni consiliari. Un bilancio caratterizzato da una forte componente di ordinaria amministrazione, che contiene poche scelte e in gran parte non condivisibili. Questa maggioranza intende proseguire nel progetto di ampliamento dell'attuale ospedale risalente al 1942, vuol realizzare la seconda canna al tunnel del Monte Bianco, pensa a nuove strade in alta montagna e a piste intervallive, intende realizzare un impianto devastante nel vallone di Cime Bianche, è in grave ritardo rispetto all'obiettivo della transizione energetica verso una Valle d'Aosta fossil fuel free.
    Sul piano sociale gravi le carenze di azioni e ostilità anche rispetto a norme di contrasto alla povertà o alla messa a disposizione dei dati sulle liste d'attesa che creano disparità nel diritto alla salute. In diversi settori (istruzione, politiche del lavoro, personale) si rinvia ogni scelta a Roma nonostante la competenza primaria della Regione".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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