Via libera dal congresso dell'Union valdôtaine al documento che prevede la riunificazione del mondo autonomista sotto la bandiera del Leone rampante. Il processo dovrà terminare entro il giugno 2024 con un congresso 'definitivo' di ricomposizione, aperto anche a coloro che oggi militano negli altri movimenti. Al termine del dibattito, sono stati 14 gli astenuti tra i circa 250 delegati presenti al palazzetto dello sport di Pont-Saint-Martin.
Al documento sono state apportate alcune modifiche. Tra queste anche la possibilità - come chiesto in apertura dei lavori da Renzo Testolin, presidente della Regione - di inserire un rappresentante di Orgueil valdôtain tra i cinque membri unionisti della commissione speciale dei dieci, l'organismo che entro la prossima primavera dovrà portare a termine la riunificazione e gestire la campagna elettorale congiunta in vista delle europee. "Joseph Cesar Perrin - aveva sottolineato stamane Testolin - è veramente la persona che più può trasmettere questa voglia di ricominciare tutti insieme, senza mettere barriere gli uni tra gli altri". Gli altri cinque membri saranno nominati da Alliance valdotaine e Mouv-Vda Unie.
Si tratta della "tappa in cui riconosciamo che l'Uv è il solo 'foyer', la sola casa degli autonomisti, nessuno deve sentirsi escluso", aveva sottolineato prima del dibattito la presidente dell'Uv, Cristina Machet, aggiungendo poi: "Abbiamo cercato di coinvolgere anche Pour l'autonomie e Pays d'Aoste souverain, le porte sono ancora aperte". Secondo Machet "la situazione politica attuale ci invita a unirci" perché "la frammentazione non è un segno di forza. E' necessario lavorare insieme, con senso di responsabilità, nei confronti della comunità valdostana".
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