Studiare e formarsi, anche fuori
dalla propria regione, e poi tornarvi o restare per vivere e
lavorare "non è una scelta di serie B". Così la ministra del
Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, nel
corso dell'evento al castello di Sarre 'Giovani al lavoro -
Dialogo con il territorio', una tavola rotonda con l'assessore
alla Formazione e lavoro, Luigi Bertschy e la giovane
imprendritrice agricola valdostana Stephanie Anselmet, che ha
deciso di restare a lavorare nel suo territorio dopo la laurea.
Nonostante i buoni livelli di occupazione in Valle d'Aosta
"potrete avere un problema di spopolamento, di chi decide di
partire e di non tornare". Ma "è un esempio quello di
Stephanie". Secondo Calderone "questa scelta non è di serie B:
formiamoci dove vogliamo però poi portiamo le competenze, per
contribuire al benessere della comunità".
"Guardando al mercato del lavoro della Valle d'Aosta - ha
detto la ministra - sono consapevole che affrontate una serie di
criticità. Però vedo un potenziale legato al recupero del senso
del piccolo, in cui ci sono valori umani e il senso di
comunità".
Nel suo indirizzo di saluto, il presidente della Regione,
Renzo Testolin, ha sottolineato che in Valle d'Aosta "il
decremento demografico fa sì che le nostre opportunità di
crescita siano limitate".
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