E' un grido d'allarme quello di
Confidustria Valle d'Aosta in occasione della chiusura totale di
nove settimane per lavori del traforo del Monte Bianco. La stima
sul Pil 2023 della regione alpina per questo stop è di un calo
dell'1,65%: "Acque minerali, lavanderia, siderurgia. Vengono
toccati tutti i nostri comparti, ma non solo. Pensiamo agli
albergatori e al settore del commercio", dice all'ANSA il
presidente dell'organizzazione degli industriali valdostani,
Francesco Turcato, durante un sopralluogo al traforo chiuso da
stamane.
"Come industriali - spiega - siamo molto attenti a capire
cosa accadrà. Se resta l'idea delle chiusure per 18 anni più uno
siamo molto preoccupati. Ci siamo mossi a livello regionale,
nazionale e sovranazionale per trovare una possibile soluzione:
l'unica è la realizzazione di una seconda canna".
Una seconda galleria costerebbe "1,2-1,3 miliardi e se si
utilizzasse il metodo post ponte Morandi ci vorrebbero dai tre
ai quattro anni per realizzarla: in cinque anni dal progetto il
tunnel sarebbe transitabile. A quel punto chiuderebbe quello
vecchio lasciando il tempo alle imprese di lavorare, con costi
di cantiere molto inferiori rispetto a quelli previsti con le
chiusure prolungate".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA